Corriamo già verso Pasqua

Il nostro attrattore, che influenza la realtà, non ruota attorno a niente

Corriamo già verso Pasqua

Tutto, nell’universo, si muove. Nonostante ci possa sembrare il contrario, nulla è fermo. E il movimento non è mai in linea retta: tutto si muove intorno e sotto l’influenza di qualcos’altro. È una legge che vale per qualsiasi oggetto, quella della gravità. Classicamente si dice che un corpo esercita un’attrazione sugli altri proporzionale alla sua massa; secondo Einstein ogni corpo deforma lo spazio-tempo intorno a sé a seconda della propria massa in modo tale da influenzare la traiettoria di qualsiasi altro corpo gli passi accanto.

alba-spazio

Anche per noi vale lo stesso principio, ma abbiamo troppa poca massa perché gli effetti siano evidenti. Ebbene: sappiamo che la Terra ha questo effetto su di noi (per questo ci camminiamo sopra), e che il Sole ha questo effetto sulla Terra, che gli gira intorno. Anche il Sole si muove, con tutto il suo carico di pianeti, intorno al centro della nostra galassia, la Via Lattea, insieme a un gruppo di stelle locali.

Ma nemmeno la Via Lattea se ne sta tranquilla e ferma al suo posto: anch’essa sente l’influenza di ciò che la circonda e si muove insieme a un gruppo di una cinquantina di galassie verso un punto non ben localizzato in direzione della costellazione dell’Idra, o almeno così sembrerebbe. Se dovessimo rispondere a quale velocità si muove la Terra, dovremmo sommare le velocità di tutti questi movimenti, per un totale che si aggira intorno agli 830 chilometri al secondo, senza contare quella di rotazione. Una velocità impressionante!

Ma ci muoviamo per andare dove? Intorno al Sole, intorno al centro galattico, probabilmente intorno a una galassia o un ammasso di galassie molto più grande, che non riusciamo a vedere e che mette in movimento tutte quelle intorno, compresa la nostra. E poi chissà. Al di là delle grandezze, potremmo pensare che di per sé ci spostiamo per tornare sempre al punto di partenza. Ed è vero che ogni 1° gennaio festeggiamo un giro intorno al Sole, ma l’ultima volta che la Terra si è trovata nella posizione in cui si trova ora rispetto al centro galattico (quindi un anno galattico fa), i dinosauri la facevano da padroni. Torniamo a occupare la stessa posizione relativa rispetto al centro, ma non siamo più nella stessa zona di spazio, e soprattutto nulla è più come prima.

Il giorno dell’Epifania abbiamo ascoltato l’annuncio della Pasqua e delle feste più importanti dell’anno liturgico. Ebbene sì, anche i cristiani sono immersi in questo ritmo circolare che sembra tornare sempre al punto di partenza. L’anno nuovo inizia con l’Avvento e culmina con la Pasqua, attraversando i mesi, le stagioni, le vicende della vita. Torniamo di anno in anno sulle stesse pagine della Scrittura, celebriamo gli stessi sacramenti, ripercorriamo la vita di Gesù Cristo che è sempre la stessa.

Eppure lo spazio che abitiamo è sempre diverso, e non tornerà più a essere lo stesso. Ogni secondo siamo a 830 chilometri da dove eravamo il secondo precedente, e dove non ripasseremo più. Non si riesce nemmeno a immaginare quanto spazio è stato vissuto ed evangelizzato attraverso la nostra vita da quando siamo nati. Anche la nostra vita inoltre è sempre diversa, ruotando in questo interminabile e complicato balletto insieme a tutto il resto.

Ma il nostro attrattore, che influenza la realtà in modo da attirare tutto a sé, è al di là dello spazio e del tempo, e a differenza di Sole, Via Lattea e quant’altro, non ruota attorno a niente: è la Pasqua di Cristo, verso la quale stiamo già correndo.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)