Fatti

A un mese dalla devastante esplosione che l’ha sconvolta, Beirut è ancora una città attonita. La gente scruta le nebbie che si sono depositate ancora più fitte sul futuro dell’intero Paese, che già prima della tragedia del 4 agosto stava attraversando una delle peggiori crisi della sua storia, come certifica la Banca Mondiale in un rapporto appena pubblicato in collaborazione con le Nazioni unite e l’Unione europea.

“La nostra richiesta al governo è che non vengano trattenute così tante persone a Lampedusa. La permanenza nell’hot spot non è rispettosa dei diritti degli esseri umani, perché non ci sono gli spazi e i servizi necessari". Lo afferma oggi al Sir don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa. E a proposito della presenza delle navi delle Ong precisa: "Se non si vogliono altri a soccorrere in mare lo facciano le navi militari, per portarli subito in altri luoghi"

Oggi la giornata della sensibilizzazione. “Il naloxone da portare a casa può salvare vite umane”: l'Oedt lancia un questionario on line e nuovi dati pubblica sui 12 paesi interessati al programma. L'esperienza di Villa Maraini

40 anni fa a Danzica le autorità comuniste dell’allora Repubblica popolare di Polonia, dal 1945 asservita al regime sovietico, si dovettero arrendere agli operai che in tutto il Paese chiedevano il riconoscimento dei loro diritti civili. Fra questi diritti vi fu la costituzione di un sindacato libero, indipendente e solidale chiamato Solidarność, ma anche il diritto a professare apertamente la propria fede cristiana. A capo degli operai dei cantieri navali di Danzica c'era un semplice elettricista Lech Wałęsa che alcuni anni dopo venne insignito del premio Nobel per la pace (1983) e nel 1990 eletto capo dello Stato (1990-1995). In occasione del quarantennale di Solidarność, il Sir ha chiesto allo statista polacco di condividere le riflessioni riguardanti la lotta per la libertà dei polacchi