Fatti

I dati delle Nazioni Unite. Negli ultimi 12 mesi, 17 milioni e mezzo di ucraini sono diventati completamente dipendenti dagli aiuti umanitari, altre 6,3 milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case per sfuggire ai combattimenti, mentre oltre 7mila sono morte - di cui oltre 400 bambini, uno ogni 17,5 adulti - e 11.327 rimaste ferite

Un anno fa l’aggressione russa dell’Ucraina. Dopo 77 anni di pace, il 24 febbraio 2022, l’Europa si ritrova a vivere sul proprio suolo una guerra. In questo anno il mondo ha assistito ad una nuova corsa al riarmo, alla caduta del concetto di neutralità di alcuni Paesi e al ritorno della minaccia nucleare e a una possibile 'Guerra Fredda'. Ma stavolta il confronto non è tra Usa e Russia ma tra Usa e Cina. Che mondo ci sta consegnando questo conflitto? Lo abbiamo chiesto a Claudio Bertolotti, analista strategico, direttore esecutivo di Start InSight (www.startinsight.eu) ed esperto dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale).

A un anno dal conflitto oltre 173mila profughi hanno attraversato il confine con il nostro paese. Ma solo circa 20mila sono nel sistema di accoglienza. Il Piano della protezione civile è stato bloccato da lungaggini burocratiche e ritardi. Miraglia (Arci): “Società civile si è attivata subito, lo Stato è insufficiente“ Coresi (ActionAid): “L’accoglienza dei i profughi ucraini ha dimostrato il fallimento del sistema”

Tanti sono quelli arrivati sulle nostre coste, con una media di 15mila presenze annue nel sistema di accoglienza italiano, tra luci e ombre. Il rapporto “Nascosti in piena vista-Frontiera Sud” evidenzia la necessità di una distribuzione uniforme delle strutture e della promozione dell’affido familiare

Da Mosca, una riflessione dell’arcivescovo Pezzi sulla Quaresima e sulla sempre più difficile costruzione della pace: “In questo tempo di Quaresima che cominciamo, ci sia la possibilità di comprendere che la Croce non è uno scandalo, che l’apparente sconfitta è in realtà una vittoria per tutta l’umanità, che la pace non va preparata con le armi ma va preparata con la conversione dei cuori”

Villafranca Padovana “Pensaci...” è un cortometraggio di 16 minuti realizzato da studenti adolescenti che tratta il delicato tema della tossicodipendenza tra i loro coetanei. Una campagna arrivata sino al Senato e che presto verrà veicolata nelle scuole padovane

Monselice. Parere negativo dell’Amministrazione provinciale di Padova che, per la prima volta, nega il consenso alla cementeria Buzzi Unicem l’utilizzo dei cosiddetti combustibili solidi secondari. Sospiro di sollievo per chi si batte contro l’inquinamento dell’area