The economy of Francesco. Nuova economia, giovani da Padova in campo
The economy of Francesco. A novembre l'appuntamento ad Assisi per il progetto voluto dal papa che coinvolge giovani esperti in ambito economico da tutto il mondo. Quello che doveva essere un evento, grazie alla pandemia, è diventato un confronto permanente
Sono passati cinque anni dalla promulgazione dell'enciclica Laudato si' e solo pochi giorni dalla nuova enciclica di papa Francesco, Fratelli tutti, ma ancora molto c'è da fare per concretizzarne il messaggio, gli ideali profondi.
Passare dalla teoria alla pratica di un insegnamento francescano che nell'altro Francesco, il Santo di Assisi, trova il suo più alto riferimento storico e morale è quanto si sono prefissi gli organizzatori dell'evento di caratura internazionale "The economy of Francesco" – letteralmente l'economia di Francesco – quando hanno riunito ad Assisi un gruppo di giovani dalla solida formazione accademica per discutere di società ed economia.
«Ho saputo di questo evento – spiega Diletta Pasqualotto – dalla pagina Facebook dei giovani della Diocesi di Padova. Un'occasione per riunire giovani da tutto il mondo che vogliono cambiare l'economia e lì ho capito che avrei voluto prendervi parte, perché era un sogno che diventava realtà».
Diletta Pasqualotto, 29 anni, ha alle spalle una solida formazione economica – laurea in commercio estero a Ca' Foscari, due master a Londra ed esperienze lavorative a New York – ed è stata selezionata per far parte del villaggio (gruppo di lavoro) Women for economy, donne per l'economia.
«Da maggio ad agosto – racconta Diletta Pasqualotto – ci siamo incontrati via internet una volta ogni due settimane per discutere le tematiche relative ai singoli gruppi di lavoro. Agosto e settembre, invece, abbiamo discusso di cosa fare per sviluppare dei progetti concreti per risolvere le problematiche evidenziate. A novembre questi progetti verranno riassunti e presentati ad Assisi dal 19 al 21 novembre alla presenza del santo padre».
La pubblicazione dei progetti non rappresenta però la conclusione di "The economy of Francesco": fra novembre 2020 e novembre 2021 i progetti verranno poi ulteriormente elaborati in business plan che ne facilitino poi l'effettiva concretizzazione.
«Ciò che mi piace di questa esperienza – continua Diletta – è che non si tratta dell'ennesimo ritrovo di giovani che acclamano la giustizia per un mondo migliore ma tutto si risolve in un nulla di fatto. È un percorso che si concluderà con la realizzazione di iniziative concrete e poi, in questo gruppo di giovani, trovano posto anche molti giovani non cattolici che pure hanno riconosciuto nel papa e in san Francesco un riferimento morale, civile e autorevole».
I ragazzi hanno così lavorato per mesi, affrontando tanto le grandi tematiche quanto gli aspetti contingenti come, ad esempio, la pandemia e la conseguente quarantena che ha portato al rinvio e poi alla digitalizzazione di tutti gli eventi in calendario. Quello che doveva essere un laboratorio di tre giorni è diventato un terreno di confronto permanente.
«Il 22 settembre scorso – aggiunge Diletta – con un gruppo di ragazzi padovani del progetto e suor Francesca Fiorese abbiamo avuto l'opportunità di incontrare il vescovo di Padova che si è dimostrato molto attento e interessato alle tematiche su cui abbiamo lavorato in questi mesi».
«Un incontro cordiale – le fa eco suor Francesca Fiorese, direttrice dell'ufficio di Pastorale sociale di Padova – improntato alla reciproca conoscenza, dove i ragazzi hanno avuto modo di spiegare il lavoro svolto e di parlare con il vescovo dei problemi legatici all'etica del lavoro».
Il prossimo passo è la presentazione del progetto che avrà luogo il 15 ottobre. «Teniamo molto all'opportunità di far conoscere quanto abbiamo costruito in questi mesi – conclude Pasqualotto – Il settore economico e finanziario è complicato e troppe volte tende a perdere di vista l'aspetto solidale, il bene generale di fronte al profitto personale. Questo evento ha poi la specialità di non essere orientato solo alle no profit ma anche a quelle aziende che mirano comunque a un profitto. Bisogna sfatare il mito che il mondo vada avanti solo con le realtà non profit perché, alla fine dei conti, quelle profit sono maggioritarie e devono poter ricercare un guadagno dandosi chiari principi etici».
La realtà bussa alla porta e offre strumenti inattesi per affrontare problematiche cogenti. In fin dei conti furono proprio i francescani, seicento anni fa, ad inventare le banche.
Il 15 la Diocesi incontra i protagonisti
Sono sette i giovani della Diocesi di Padova impegnati in "The economy of Francesco". Oltre a Diletta Pasqualotto, che fa da referente, ci sono Stefano Turcato, Sara Maragno, Ludovica Montesanto, Alberto Bortolami, Luca Pittarello e Paolo Pizzato. Saranno loro i protagonisti del dialogo on line in programma giovedì 15 ottobre alle 19.30 in diretta sul canale Youtube della Diocesi a cui sono invitati in particolare i direttori degli uffici pastorali, i membri degli organismi di comunione e tutti i parroci e membri delle comunità cristiane. L'appuntamento, organizzato dall'ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, dall'ufficio per le comunicazioni sociali e dalla Difesa del popolo, avrà lo scopo di far conoscere l'iniziativa e i giovani che la stanno portando avanti nel nostro territorio.
Il lavoro nei "villaggi" con giovani di tutto il mondo
I sette giovani padovani di "The economy of Francesco" in questi mesi hanno collaborato nei dodici villaggi (gruppi di lavoro) con giovani di tutto il mondo. I progetti che verranno presentati al papa a novembre verranno poi concretizzati sul territorio. I giovani veneti coinvolti si incontreranno il 14 ottobre dalle 9.30 alle 13.30 a Verona presso l'istituto Toniolo.