Redentore in Monselice. Questo fine settimana comunità in festa
I parrocchiani del Redentore in Monselice si riuniscono in questi giorni per la Festa della comunità, un «timido tentativo», come lo definisce il parroco, di riprendere la quotidianità.
La festa, concentrata nei due fine settimana del 2-3 ottobre e del 9-10 ottobre, si tiene nel centro parrocchiale e sostituisce la sagra patronale che pre-pandemia si teneva nelle due settimane a cavallo del 7 ottobre, per la ricorrenza della Madonna del Rosario. Tutto si svolge in semplicità, i volontari preparano cibi della cucina tradizionale e chi desidera può prenotarsi e trascorrere qualche ora in un clima conviviale, amichevole.
«L’aspetto più bello della festa di quest’anno – sottolinea don Damiano Santiglia – è senz’altro l’ordinazione di padre Federico Rovarin prevista per sabato 9 ottobre nella basilica del Santo. Domenica 10 celebra da noi la sua prima messa domenicale, poi lo festeggiamo tutti insieme con il pranzo comunitario».
Federico Rovarin, originario di Monselice, da oltre dieci anni è frate minore, attualmente di stanza a Rimini. La chiamata a diventare presbitero è arrivata nel tempo, lui stesso lo racconta: «Ho intuito che il Signore mi stesse chiedendo un altro sì a quel “vieni e vedi” originario, cioè diventare strumento della sua azione di Grazia. È per questo che un anno fa sono diventato diacono e questo sabato vengo ordinato sacerdote. È una cosa infinitamente più grande di me e mi stupisce sempre come lui si serva delle nostre piccolezze; ma questa è la grandezza di Dio e io sono molto felice di poter essere un suo piccolo strumento che può usare per farsi vicino a noi».
Terminata la festa, la comunità del Redentore in Monselice riprenderà il cammino del nuovo anno pastorale. «Ci aspettano mesi molto belli, densi e impegnativi – commenta don Santiglia – penso al desiderio di ritrovarci in presenza nell’iniziazione cristiana, nell’Acr, nel gruppo issimi, nel rinnovo dei responsabili di Noi associazione, nella liturgia e carità, soprattutto alla messa domenicale e nelle grandi celebrazioni dell’anno liturgico».