Il Battistero accoglie anche le scuole

Presentati quattro percorsi rivolti a istituti di ogni ordine e grado. È alto il gradimento per le nuove modalità di fruizione dell’opera

Il Battistero accoglie anche le scuole

Piace e coinvolge la nuova modalità di visita avviata dal mese di luglio al Battistero della Cattedrale di Padova e allo stupefacente ciclo di affreschi di Giusto de’ Menabuoi. In poco più di tre mesi, dal 9 luglio, sono stati oltre 14 mila i visitatori che hanno fruito della nuova proposta di visita, con grande interesse da parte del pubblico straniero (pari al 75 per cento del totale dei visitatori) come testimoniato dai questionari somministrati al termine della visita. La nuova modalità di fruizione del complesso del Battistero, voluta dalla Diocesi di Padova e realizzata in partenariato con l’impresa sociale Kalatà, offre al visitatore un’esperienza immersiva e la possibilità, grazie al supporto tecnologico, della visione di particolari altrimenti difficilmente individuabili. In ottobre, poi, è tornato in sede il polittico di Giusto de’ Menabuoi, capolavoro trecentesco da poco restaurato, rendendo ancora più attrattiva la visita. Alcune proposte didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, approntate proprio in queste settimane, sono tra le novità che accompagnano i nuovi percorsi di visita: prevedono laboratori specifici oltre alla visita di opere e architetture. «L’attenzione del mondo scolastico è rilevante – sottolinea Nicola Facciotto di Kalatà – come ci testimonia la proposta che abbiamo fatto nei giorni scorsi per gli insegnanti, proponendo una visita gratuita esplorativa. In una sola settimana abbiamo ricevuto 350 richieste». I percorsi didattici sono stati pensati dal direttore del Museo diocesano, Andrea Nante, e alcuni collaboratori. Si tratta di quattro diversi percorsi, tutti studiati con obiettivi differenziati: “Ti racconto la vita nella Padova carrarese”; “Spazio dipinto: tra visione e realtà”; “Visita guidata al Battistero della Cattedrale e al Museo diocesano”; “Tanti volti, il mio volto”. Si va quindi dall’approfondimento tematico sulla città del Trecento all’indagine più attenta ai segni e ai simboli e alla lettura interpretativa dell’immaginario simbolico racchiuso in questo scrigno di bellezza. Ogni proposta didattica prevede dei laboratori con obiettivi specifici: imparare attraverso le immagini del Battistero come si viveva nel Medioevo, indagando usi, costumi, vita quotidiana, riti e mestieri per arrivare a creare una propria città e luogo di vita attraverso l’interazione con un quaderno operativo; imparare a decodificare segni e simboli e a narrare storie per immagini per arrivare a creare e ideare un fumetto sempre attraverso l’activity book; approfondire il significato del ritratto (status symbol, immagine di memoria, documento storico) per lavorare infine sul proprio ritratto, a partire dal selfie, e ragionare sulle modalità di trasmissione della propria personalità in modo originale e creativo. I percorsi didattici sono consultabili all’indirizzo: www. kalata.it. Per info e prenotazioni: 0174-330976 o booking@kalata.it.

Un progetto valorizza l’intero patrimonio artistico del Duomo

È “Domus opera” il nome che dalla scorsa estate accompagna il progetto di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico del complesso della Cattedrale, con Battistero, Museo diocesano e Palazzo vescovile con il maestoso Salone dei Vescovi. La Diocesi di Padova lo ha voluto e realizzato in partnership con l’impresa culturale Kalatà, che vanta diverse esperienze nel settore. La denominazione, volutamente in latino, esprime la specificità e la molteplicità di valenze simboliche, storiche e culturali dell’intero complesso artistico-monumentale. Con Domus, al genitivo, si qualifica l’edificio “del duomo” (Cattedrale), la casa del vescovo (Palazzo vescovile) e la Chiesa, “casa” che accoglie ogni uomo. Con Opera si vuole indicare l’insieme degli edifici realizzati nei secoli in quella che si può definire la “cittadella episcopale”. L’obiettivo del progetto è proporre un’innovativa modalità di fruizione del patrimonio artistico, con al centro il battistero e il suo ciclo di affreschi, da un anno patrimonio mondiale Unesco. Proprio il battistero vanta da luglio un nuovo percorso di visita: il pubblico viene accompagnato a conoscere l’opera immergendosi nella sua storia e bellezza attraverso l’uso delle più avanzate tecnologie. L’ingresso al battistero avviene ora dall’interno della Cattedrale, e contempla un’esperienza multimediale immersiva nel contesto artistico e nel valore teologico e liturgico
degli affreschi, messi in evidenza da un innovativo sistema di illuminazione realizzato da iGuzzini. Una voce narrante accompagna passo passo all’interno di questo luogo di fede e di arte, consentendo di immergersi nella magnificenza dei suoi affreschi e di scoprire particolari altrimenti sconosciuti.

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