"Dove abiti?": famiglie con Gesù. Il convegno delle famiglie il 5 maggio ad Este
5 maggio. Al Manfredini di Este il Convegno diocesano delle famiglie. Al centro, l'attenzione nei confronti del territorio, da abitare con una presenza attenta e qualificante. Numerose le intuizioni e le sinergie alla base dell'evento, che culmina nella messa con il vescovo Claudio. Le parole di Paolo Arcolin e Daniela Gallato dell'ufficio diocesano per la pastorale delle famiglie.
Ci siamo: domenica 5 maggio, dalle 9 all'istituto salesiano Manfredini di Este, si tiene il Convegno diocesano delle famiglie. Un'edizione che nasce da una serie di intuizioni. La prima, lo spostamento della sede del convegno dalla città di Padova a Este: un modo per simboleggiare una presenza concreta della realtà diocesana in territori distanti dal centro e, allo stesso tempo, un segno di attenzione e incoraggiamento nei confronti delle famiglie di questo territorio.
La sede, come il tema della giornata, è il frutto di un lungo cammino di preparazione, partito nella primavera dello scorso anno, che ha coinvolto alcune famiglie della zona Adige-Colli in tre incontri di formazione intorno al tema della relazione tra la famiglia e il territorio. Il titolo “Dove abiti?” riprende la domanda posta a Gesù dai primi discepoli (Gv 1,38), e va oltre la semplice questione geografica: le famiglie della diocesi saranno invitate a interrogarsi sul senso di abitare un territorio e far parte integrante e qualificante di esso. La riflessione sarà arricchita col contributo di Guglielmo Frezza direttore de La Difesa del popolo e Rosanna Virgili, biblista e docente all’Istituto teologico Marchigiano.
La scelta della sede del convegno, l’istituto Manfredini, desidera mostrare il volto di una Chiesa che abita il territorio, avviando processi virtuosi di trasformazione e sviluppo. Il Centro di formazione professionale è un importante punto di riferimento che incrocia l’istanza educativa delle famiglie con la richiesta di professionalità del mondo del lavoro.
Uscire dalla città di Padova ha fatto emergere ricchezze che operano quotidianamente per costruire un tessuto sociale in cui sentirsi a casa, ma che spesso passano inosservate. Pensiamo alle famiglie che, grazie a brevi videointerviste, raccontano la loro esperienza. Pensiamo a chi si occupa delle attività per i figli: i più piccoli nell’area nido gestita dall’associazione Isola del Tesoro di Monselice; i più grandi con l’equipe di animatori Acr dei vicariati di Este, Monselice e Montagnana-Merlara e che già da qualche mese sta progettando un percorso parallelo a quello degli adulti. E poi gli studenti del Cfp Manfredini che, per il pranzo, preparano alcune degustazioni di prodotti locali. A loro nel pomeriggio si aggiungono i ragazzi del Centro di aggregazione giovanile A braccia aperte di Montagnana per mettere in scena uno spettacolo teatrale. Il tutto raccolto nell'eucaristia del pomeriggio celebrata dal vescovo Claudio.
Al termine, come tradizione, saranno consegnati gli attestati alle coppie che hanno partecipato all’ultimo biennio di formazione per operatori di pastorale familiare. La collaborazione con l’amministrazione comunale arricchisce l’evento col concerto del Coro Antoniano di Bologna con le più belle canzoni dello Zecchino d’oro.
L’auspicio è che questa nuova formula di convegno delle famiglie possa essere replicata in futuro in altri territori della Chiesa di Padova.
Paolo Arcolin e Daniela Gallato
ufficio diocesano per la pastorale delle famiglie