Con il carisma di san Camillo. Sabato 26 novembre l'ingresso del nuovo parroco, padre Donato Cauzzo

Questo sabato, nella parrocchia padovana, il vescovo Claudio accompagna l’ingresso del nuovo parroco. Passaggio di testimone tra padre Roberto Nava e padre Donato Cauzzo, camilliani

Con il carisma di san Camillo. Sabato 26 novembre l'ingresso del nuovo parroco, padre Donato Cauzzo

Un bilancio, in sintesi: «Una vita intera». In poche parole padre Roberto Nava racchiude il suo ministero nella parrocchia di San Camillo in Padova. Qui padre Nava è arrivato a 25 anni, appena ordinato prete. Era giovane lui, era giovane la parrocchia, in un contesto urbano e sociale allora profondamente diverso. Per undici anni è stato vicario parrocchiale, poi per altri 42 è stato parroco. E ora passa il testimone. Sabato 26 alle 16 il vescovo Claudio Cipolla presiede la messa d’ingresso del nuovo parroco, padre Donato Cauzzo, anche lui camilliano. Per i parrocchiani e per tutte le famiglie del quartiere si apre una nuova pagina di storia. «La continuità camilliana nella nostra parrocchia, data dalla scelta di padre Cauzzo, è sicuramente un elemento positivo – osserva il vicepresidente del consiglio pastorale Roberto Baldin – L’opera di pastore di padre Roberto Nava è stata contrassegnata dalla sua grande capacità di accoglienza nei confronti di tutte le persone che si avvicinavano alla parrocchia, rispettando i tempi di chiunque venisse a contatto con la nostra comunità e la disponibilità di ciascuno per un servizio o un contributo, in base alle rispettive competenze e attitudini. Una capacità che raramente ho avuto modo di osservare in altri contesti. E desidero sottolineare anche l’intuizione di padre Roberto che ha portato all’istituzione della Casa di accoglienza San Camillo, 24 anni fa, gestita interamente da volontari, anticipatrice di un modello di accoglienza ora più diffuso. Un’iniziativa che esprime bene il tratto distintivo dell’opera pastorale di padre Roberto: lo spirito camilliano di accoglienza». Lo stesso padre Roberto Nava, ripercorrendo questi 42 anni, sottolinea questo aspetto: «È stata una parrocchia dove il carisma dei camilliani, l’accoglienza dei malati, è stato assunto senza essere imposto. Ho sempre cercato di creare una famiglia di famiglie, aperta all’accoglienza, che vuol dire non giudicare. Ho imparato a fare il prete prima dalla mia famiglia e poi da questa famiglia. Mi sono lasciato formare dai parrocchiani. Ringrazio il Signore di aver fatto questa esperienza, che è stata arricchente». Nella lettera in cui accoglie la rinuncia di padre Roberto, il vescovo sottolinea: «La ringrazio in particolare perché il carisma di san Camillo si è accompagnato in modo convinto a un ministero tutto “diocesano”: grazie per la testimonianza del suo servizio pastorale continuo e generoso». Padre Roberto rimarrà per il momento a San Camillo e molti parrocchiani sperano di poterlo avere accanto il più a lungo possibile. Lo sottolinea anche il consiglio pastorale parrocchiale: «Siamo lieti che padre Roberto possa continuare (speriamo a lungo) la sua apprezzata opera tra noi, affiancando il nuovo parroco».

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