Borgo Veneto. La chiesa di Megliadino San Fidenzio "promossa" a Duomo dal vescovo Claudio
La chiesa di Megliadino San Fidenzio diventa duomo e l'unità pastorale si appresta a celebrarne il "passaggio di grado" con una messa solenne il 31 maggio, giorno della Visitazione della Beata Vergine Maria, scelta come patrona di Borgo Veneto. «L’elevazione non è soltanto un motivo di prestigio – precisa il parroco – ma uno stimolo ad accostarsi all’altare e a partecipare attivamente alla vita della comunità».
Gioiello architettonico, antica meta di devozione e ora anche Duomo: la chiesa arcipretale di Megliadino San Fidenzio è “salita di grado” ottenendo il riconoscimento sperato, messo nero su bianco dal vescovo Claudio attraverso un apposito decreto datato 19 marzo. Un traguardo che le sette comunità dell’unità pastorale di Saletto festeggeranno venerdì 31 maggio con la messa solenne delle 18.30 in cui verrà celebrata anche la nuova patrona di Borgo Veneto: la Beata Vergine Maria, di cui l’ultimo giorno di maggio ricorre la Visitazione.
Per i fedeli, l’elevazione della chiesa al rango di Duomo non è soltanto una questione di prestigio. «Questo riconoscimento ha una forte valenza spirituale di richiamo alla fede – afferma il parroco moderatore don Mario Giuliano Miotto – Si tratta infatti di un invito rivolto ai parrocchiani ad accostarsi all’altare e a partecipare attivamente alla vita della comunità». «L’idea è partita a luglio dell’anno scorso», racconta Francesco Donati, vicesindaco e presidente dell’associazione culturale Giancarlo Boggian. La sua passione per la storia locale lo aveva portato a scoprire l’importanza della chiesa fidentina, che è arcipretale, matrice e vicaria perpetua, cioè “madre” rispetto alle altre chiese del territorio, oltre che collegiata e plebaniale, ovvero dotata di fonte battesimale.
«A questi titoli – spiega il presidente – si aggiunge quello di monumento nazionale, ottenuto nel 1927 per la stratificazione storico-architettonica che caratterizza la chiesa: è come se al suo interno fossero racchiusi tre edifici di culto: la cripta con le spoglie di San Fidenzio (terzo vescovo di Padova), la chiesa romanica e quella attuale, costruita nell’Ottocento».
Da secoli meta di pellegrinaggio, la chiesa è un punto di riferimento per i 7 mila abitanti di Borgo Veneto, il Comune più giovane della provincia, nato a febbraio del 2018 dalla fusione di Megliadino San Fidenzio, Saletto e Santa Margherita d’Adige. La proposta avanzata dall’associazione Boggian è stata accolta con entusiasmo dal consiglio pastorale, che l’ha approvata all’unanimità lo scorso ottobre, inviando poi al vescovo la richiesta ufficiale. Sei mesi dopo, fatti gli opportuni approfondimenti storici, è arrivato il beneplacito di mons. Cipolla. «Quella sera, era il 19 marzo – ricorda Donati – io e altri volontari dell’associazione stavamo partecipando alla messa nell’oratorio di San Giuseppe, a Prà di Botte. Tra le intenzioni avevamo ricordato proprio il desiderio di vedere la nostra chiesa arcipretale elevata al rango di Duomo». Il sogno è diventato realtà e adesso Borgo Veneto si appresta a inaugurare il suo nuovo Duomo, proprio nel giorno della santa patrona.