Chiesa nel mondo

Nel momento in cui tornano a soffiare i venti di guerra, l'incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo può essere "una grande occasione  per rilanciare il ruolo dell'Italia quale Paese del Mediterraneo al centro di una nuova politica mondiale di pace e di sviluppo". A spiegarlo al Sir è Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci.

Papa Francesco ha aperto il Simposio internazionale sul sacerdozio con un intervento durato circa un'ora. Il punto di partenza: l'esperienza maturata in oltre 50 anni di sacerdozio. L'obiettivo: sintetizzare l'identità sacerdotale in "quattro vicinanze"

“Tutti i vescovi europei e le comunità cristiane sono vicini a quanti soffrono a causa di questi drammatici momenti di tensione con la preghiera di tutta la Chiesa e con un forte appello ai responsabili delle Nazioni perché si impegnino a risolvere il problema attraverso il dialogo e i negoziati, senza ricorrere alle armi”. È l’appello lanciato oggi a nome di tutti i vescovi del continente europeo da mons. Gintaras Linas Grušas, presidente del Ccee, alla vigilia dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo e in queste ore cruciali per i negoziati in Ucraina

Il Papa ha concluso il ciclo di catechesi su San Giuseppe soffermandosi su un verbo: "custodire". Alla fine un appello all'Europa, mentre soffiano venti di guerra in Ucraina, perché "le nazioni di questo continente, consapevoli delle loro radici cristiane, risveglino lo spirito di riconciliazione, di fraternita, di solidarietà, di pace, di rispetto di ogni Paese e della libertà di ogni Paese”.

Un progetto di formazione alla pace e al dialogo rivolto ai giovani delle aeree del Mediterraneo. È stata questa l'eredità concreta lasciata dall'incontro di Bari “Mediterraneo, frontiera di pace” del 2020 che vide riuniti, nel capoluogo pugliese, i vescovi di diciannove Paesi affacciati sul Mare Nostrum. Una “Opera segno” realizzata dalla Caritas Italiana in sinergia con Rondine Cittadella della Pace, intitolata "Mediterraneo frontiera di pace, educazione e riconciliazione"

“Le notizie che giungono dall’Ucraina sono molto preoccupanti. Affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace. Preghiamo in silenzio”.