Chiesa nel mondo

Cresce l’attesa per l'inizio della conferenza “Mediterraneo frontiera di pace”, che parte oggi a Firenze e che si chiuderà con la visita di Papa Francesco nella giornata conclusiva. L’evento sarà l’occasione anche per riparlare dell’Opera Segno, frutto concreto della prima conferenza di Bari 2020. Un progetto affidato a Caritas Italiana e a Rondine Cittadella della Pace, dove i giovani protagonisti sono stati formati. Il Sir ha parlato con alcuni di loro in vista di Firenze

“L’aborto diretto è un atto immorale e una pratica violenta contraria alla vita”. Così si esprime la Conferenza episcopale della Colombia (Cec), dopo la sentenza della Corte costituzionale, che lunedì scorso ha depenalizzato l’aborto fino a 24 settimane di gestazione e anche oltre questo termine per i tre casi previsti dalla sentenza C-355 del 2006 (pericolo per la salute della madre, gravidanza causata da stupro, malformazione).

La Custodia a Firenze: tra i partecipanti all’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, in programma nel capoluogo toscano, dal 23 al 27 febbraio prossimi, ci sarà anche il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. Con lui saranno rappresentate tutte le comunità francescane sparse in tutte le rive e nel cuore del Mare Nostrum, quelle di Israele, Palestina, Libano, Siria, Egitto, Cipro e Rodi, Grecia, Spagna, Italia

“Caro Francesco… I bambini scrivono al Papa” è il titolo dell’album che in ben 368 pagine raccoglie i disegni, le lettere, i pensieri e le preghiere che gli alunni delle scuole primarie cattoliche e le classi di catechismo della provincia di Firenze desiderano far arrivare al Santo Padre. L’iniziativa, lanciata da Toscana Oggi in collaborazione con Fism, Ufficio scuola, Ufficio catechistico, Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Firenze e Radio Toscana, nasce per dare un caloroso benvenuto al Papa che ritorna nel capoluogo toscano, rendendo contemporaneamente protagonisti proprio i più piccoli, pronti ad accogliere Francesco con i loro abbracci e sorrisi

“Come potete anche solo immaginare, ho il cuore colmo di emozione e all’interno c’è un guazzabuglio di sentimenti. Vi è certamente una profonda e intensa gratitudine al Signore, che mi invita ancora una volta e in maniera sempre più radicale alla sua sequela e al dono di me; e al carissimo Papa Francesco, che mi ha scelto con un atto di grandissima fiducia. Ma confesso anche che in questi giorni ho dovuto combattere con l’ansia, sempre frutto del Nemico quando ci separa da Cristo e dai fratelli e ci fa sentire soli”.