Chiesa nel mondo

“In un momento così critico per l’umanità” l’idea del bene comune “è messa alla prova”. Lo ha detto oggi Papa Francesco, presiedendo l’inaugurazione del 93° Anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza del presidente del Tribunale, del promotore di giustizia, degli officiali, degli avvocati, dei collaboratori del Tribunale e del presidente del Consiglio dei ministri del Governo italiano, Mario Draghi.

Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi metropolitana di Pesaro presentata da mons. Piero Coccia e ha nominato arcivescovo metropolita di Pesaro don Sandro Salvucci, del clero dell’arcidiocesi metropolitana di Fermo, parroco dell’Unità pastorale di Montegranaro. Ne dà notizia oggi la Sala Stampa della Santa Sede.

Secondo un apposito protocollo stipulato tra la Fondazione “Alleanza del RnS” e la Fondazione “Regina Pacis” - presente e rappresentata da 25 anni nella Repubblica Moldova da don Cesare Lodeserto - sono stati accolti in 22 posti letto donne e bambini ucraini, nel Centro di accoglienza di Chisinau messo a disposizione dalla stessa Fondazione “Alleanza del RnS”. Un documento siglato nel segno di una prossimità costante nel tempo, e resa ancora più concreta in questo Anno in cui il Rinnovamento celebra i suoi cinquant'anni di cammino.

“Noi cristiani abbiamo una fede comune in Gesù Cristo, il Dio che è diventato uomo e ha dato agli esseri umani una nuova dignità. L’uomo non è solo l’immagine di Dio, ma anche un fratello o una sorella del Figlio di Dio”, si legge nella lettera che mons. Jan Graubner, presidente della Conferenza episcopale ceca, ha inviato al Patriarca Kirill della Chiesa Ortodossa Russa. 

“Condividendo i sentimenti di angoscia e preoccupazione di Papa Francesco più volte espressi per i ‘fiumi di sangue e lacrime che scorrono in Ucraina’, mi permetto di implorare Sua Santità con spirito di fraternità: per favore, rivolga un urgente appello alle autorità russe affinché fermino immediatamente le ostilità contro il popolo ucraino e mostrino buona volontà per cercare una soluzione diplomatica al conflitto, basata sul dialogo, il buon senso e il rispetto del diritto internazionale, consentendo al contempo corridoi umanitari sicuri e accesso illimitato all’assistenza umanitaria”.

Ex combattenti argentini e inglesi hanno partecipato alla messa per la pace presieduta il 7 marzo nella basilica nazionale di Nostra Signora di Lujan dal vescovo castrense, mons. Santiago Olivera, e concelebrata dal suo omologo britannico, mons. Paul Mason, e dai cappellani militari di entrambi i Paesi, a quarant’anni dalla guerra delle Falkland, che si combatté tra argentini e britannici per il possesso dell’arcipelago dell’Atlantico australe.

Aiuto alla Chiesa che soffre La fondazione pontificia, ricordando i missionari uccisi in tutto il mondo, invita a sostenere il loro celebrare messa. E tutto lʼaiuto che danno ai loro fedeli, spesso in condizione di povertà