Le dichiarazioni del Patriarca di Mosca Kirill a sostegno del conflitto militare in corso in Ucraina e a favore del presidente russo Putin stanno provocando nel mondo ecumenico un vero e proprio scossone tanto da spingere molti a chiedere al Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) di "espellere" il Patriarcato di Mosca. Il Sir ha girato la domanda direttamente al segretario generale ad interim, il Rev. Ioan Sauca. “Ci sentiamo tutti arrabbiati, frustrati, delusi e, umanamente ed emotivamente, tendiamo a prendere decisioni immediate e radicali. Tuttavia, come seguaci di Cristo, ci è stato affidato il ministero della riconciliazione e dell'unità. Sarebbe molto facile usare il linguaggio dei politici ma siamo chiamati a usare il linguaggio della fede. È facile escludere, scomunicare, demonizzare; ma siamo chiamati come Wcc ad essere una piattaforma di incontro, dialogo e ascolto anche se e quando non siamo d'accordo”.
Chiesa nel mondo
Desideriamo soffermarci sulla sua vocazione di donna consacrata nel mondo. Insieme a padre Agostino Gemelli, famoso medico convertito e divenuto frate francescano, la Barelli dà inizio ad una forma di vita che trova inizialmente diversi ostacoli, per la sua novità e originalità, al riconoscimento da parte della Chiesa; forma di vita che si delinea progressivamente, cambiando anche denominazione ed ora conosciuta come consacrazione secolare nell’Istituto delle Missionarie della Regalità di Cristo. Al centro dell’intuizione di Armida e padre Agostino giganteggia la centralità di Gesù Cristo e del suo regno di pace, di amore, di giustizia.
Si tratta di un testo che ha al centro la fiducia in Dio, il nostro abbandonarci alla sua volontà e alla sua giustizia, ricordandoci che la sua giustizia non è quella degli uomini.
L’arte contemporanea come strumento per raccontare questo nostro tempo straziato.
“Gesù non solo implora il perdono, ma dice anche il motivo: perdonali perché non sanno quello che fanno. Ma come? I suoi crocifissori avevano premeditato la sua uccisione, organizzato la sua cattura, i processi, e ora sono sul Calvario per assistere alla sua fine. Eppure Cristo giustifica quei violenti perché non sanno. Ecco come si comporta Gesù con noi: si fa nostro avvocato. Non si mette contro di noi, ma per noi contro il nostro peccato”.
Un nuovo santo e due nuovi beati. Durante l’udienza concessa al card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione del beato Artemide Zatti, laico professo della Società di San Francesco di Sales; nato il 12 ottobre 1880 a Boretto (Italia) e morto il 15 marzo 1951 a Viedma (Argentina) e anche il martirio dei Servi di Dio Giuseppe Bernardi e Mario Ghibaudo, sacerdoti diocesani; uccisi in odio alla fede il 19 settembre 1943 a Boves (Italia) dai soldati nazisti.
La liturgia permea la vita, la vita accende la liturgia dei colori dei sapori, dei profumi e delle fatiche, delle drammatiche tonalità di questo nostro oggi - di guerra e d’anelito alla Pace
Sono oltre 53 mila gli iscritti al pellegrinaggio degli adolescenti che, il 18 aprile, incontreranno Papa Francesco in piazza San Pietro. #Seguimi è il tema dell'incontro, il primo del Papa in Vaticano con i ragazzi italiani dopo la lunga sosta dovuta alla pandemia. Ne abbiamo parlato con don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg)
Viaggio del cardinale Jean-Claude Hollerich SJ, presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell'Unione Europea (Comece) e del Rev. Christian Krieger, presidente della Conferenza delle Chiese Europee (Cec) al confine tra Polonia e Ucraina, sul valico di frontiera Dorohusk-Yahodyn.
Ospitati nelle stesse case che li videro un tempo sfollati a causa del terremoto. L’Aquila, che proprio ieri, ha commemorato il 13° anniversario del sisma del 2009, ha aperto le sue braccia per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra.
“Ringrazio il Signore per avermi concesso di tagliare questo traguardo, circondato dall’amore di tutte quelle persone che Egli ha voluto mettere sulla mia strada. In questi anni ho sperimentato la bellezza dell’incontro e del camminare insieme. Anche se a volte non sono mancate le fatiche, ho sempre cercato di incarnare la tenerezza e di vivere il mio servizio – da sacerdote, da rettore del Seminario, da vescovo e poi da presidente della Cei – come un dono. Sull’esempio dei preti delle povere contrade dell’Appennino tosco-emiliano, sempre disponibili ad ascoltare e ad aiutare, che sono stati per me un grande esempio di fede e di abnegazione”.
Il Papa durante l'udienza di oggi ha menzionato ancora una volta la guerra in Ucraina, denunciando "nuove atrocità, come il massacro di Bucha" implorando la fine della guerra, frutto "delle strategie degli Stati più potenti". Ha mostrato una bandiera ucraina proveniente da Bucha e ha chiamato a sé i bambini ucraini presenti in Aula Paolo VI, distribuendo uova di Pasqua. "Non dimentichiamo il popolo ucraino"
Presentato a Palermo il libro scritto dal padre gesuita, storico direttore de La Civiltà cattolica e fondatore dell’Istituto Pedro Arrupe, scritto insieme a Maria Concetta De Magistris
Dall’inizio della guerra in Ucraina le Caritas diocesane hanno aiutato oltre 500mila persone.
Nel nuovo tutorial, scritto dal prof. Andrea Tomasi, l’impatto del “Metaverso” sulle nostre vite. Aspetti tecnici ed etici da tenere in considerazione