La storia di Camporovere
La chiesa intitolata a Giovanni battista fu innalzata nel 1625 e solo nel 1672 il Barbarigo l’eresse a parrocchia autonoma. Terminata la guerra, la chiesa fu sostituita per alcuni anni da una cappella provvisoria e nel 1927 venne consacrata la nuova.
Il toponimo Camporovere, la cui prima attestazione risale al 1424 nella forma “Campo roboris”, indicava le molte querce che in quell’epoca ricoprivano quell’area dell’Altopiano.
I suoi abitanti dipendevano religiosamente e civilmente dalla vicina Roana, ma nel 1602, per decisione del vescovo Marco Cornaro, passarono sotto Asiago.
La chiesa intitolata a Giovanni battista fu innalzata nel 1625 e solo nel 1672 il Barbarigo l’eresse a parrocchia autonoma.
L’edificio venne ricostruito in forme più ampie tra il 1850 e il 1854, ma poco più di mezzo secolo dopo, tra il 1916 e il 1917, finì distrutto. Terminata la guerra, la chiesa fu sostituita per alcuni anni da una cappella provvisoria e nel 1927 venne consacrata la nuova.
Particolarmente sentita ancor oggi dai fedeli l’Ascensione: la si festeggia nella cappellina dell’Oel a ricordo delle antiche rogazioni.
Dopo il 1638 assunse anche un significato di ex voto per la fine della peste.