La storia di Asiago
Il nome Asiago compare per la prima volta in una lettera di Martino della Scala del 1339. Nel Cinquecento il comune si vide concedere il diritto di patronato da papa Gregorio XIII concesse al comune di Asiago il diritto di patronato: poteva eleggerne il parroco ma in cambio doveva curare l’edificio. L'attuale duomo è stato costruito alla fine della Prima guerra mondiale, dopo che nei combattimenti era andato distrutto il precedente edificio neoclassico consacrato da appena 25 anni.
Il nome Asiago compare per la prima volta in una lettera di Martino della Scala del 1339.
La chiesa primitiva in legno e di modeste dimensioni venne ricostruita in pietra nel 1393 nel medesimo luogo del duomo attuale e intitolata a san Matteo. Fu restaurata nel 1487 e consacrata l’anno seguente.
Un secolo dopo, nel dicembre del 1582, papa Gregorio XIII concesse al comune di Asiago il diritto di patronato: poteva eleggerne il parroco ma in cambio doveva curare l’edificio.
Così accadde nel Seicento quando venne ampliato per due volte consecutivamente: nel 1617 fu aggiunto il nuovo presbiterio; nel 1641 furono costruite le due navate laterali.
Nel 1633 fu elevata al rango di arcipretale.
Il campanile pericolante nel 1755 venne abbattuto e ricostruito ex novo in pietra viva. Fu inaugurato nel 1763 in occasione della nuova consacrazione dell’arcipretale.
Nel 19° secolo con l’aumento demografico fu necessaria l’edificazione di una nuova chiesa più capiente e funzionale.
I lavori durarono una trentina d’anni, dal 1842 al 1870: ne risultò un edificio grandioso in stile neoclassico consacrato il 2 settembre 1888.
Ma la nuova chiesa non riuscì a superare il primo conflitto mondiale.
Tra maggio e giugno del 1916 venne ridotta a un cumulo di macerie; appena sei anni dopo era già ricostruita nello stesso luogo e con le stesse forme. Oggi porta il titolo onorifico di duomo.