Le opere d'arte di Abano terme
Sono numerose le opere d'arte che adornano il duomo di Abano. Tra di esse spiccano una tela dell'estense Antonio Zanchi, chiamato "Il Tiziano del Seicento" e alcuni autentici capolavori di moderna oreficeria provenienti dalla bottega di Mario Pinton.
Nella controfacciata del duomo di San Lorenzo, rispettivamente a destra e a sinistra del portale d’ingresso, trovano posto due statue marmoree della seconda metà del Seicento: sono le allegorie della Fede e della Speranza realizzate dallo scultore lombardo Tommaso Allio che, assieme al fratello Matteo, lavorò prima a Milano e poi a Vicenza e Padova.
La Fede regge la croce nella mano destra e il calice nella sinistra, mentre la Speranza poggia la mano sinistra su un’ancora. Entrambe si caratterizzano per l’eleganza delle proporzioni secondo i canoni della scultura barocca.
Fu l’arciprete Gaspare Motti ad acquistarle, prima del 1822, per il duomo.
In precedenza, esse ornavano l’altare maggiore della demolita chiesa di Sant’Agostino di Padova.
Le due sculture, assieme al tabernacolo, l’altare e due busti di santi costituivano un unico complesso, smembrato nel 1966.
Si divide tra un’incerta attribuzione a una bottega veneta o a Matteo Allio il tabernacolo a tempietto, anch’esso secentesco, collocato all’interno della cappella del Santissimo sacramento.
Notevoli la lunetta sopra lo sportello, decorata da un intarsio marmoreo con fiori che fuoriescono da un vaso, e il raffinatissimo tamburo che presenta due alzate di frutta e un vaso di fiori anch’essi realizzati con marmi policromi.
Pregevole la tela conservata nella cappella di San Giuseppe e attribuita all’estense Antonio Zanchi, chiamato il “Tiziano del Seicento”, raffigurante un amorevole San Giuseppe con Gesù bambino (nella foto).
Veri capolavori di moderna oreficeria sono poi l’ambone in bronzo dorato e cesellato, il leggio, la pala-reliquiario con pietre dure e smalti. Realizzati nella seconda metà del secolo scorso, provengono dalla bottega di Mario Pinton, fondatore della prestigiosa scuola orafa padovana.