Viaggio tra i pellegrini e i turisti internazionali che in questi giorni varcano le porte della Basilica alla ricerca dell'incontro con Antonio, il santo delle cause perse la cui fama da secoli si diffonde nel mondo.
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Il vero miracolo compiuto nei secoli da Antonio – sostiene il sociologo Enzo Pace, che ha scritto La città del Santo – è stato riuscire a costruire uno stabile compromesso attorno alla sua figura tra la sfera religiosa e quella civile, come punto di riferimento per i credenti e simbolo della religione civile.
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Lo scorso anno furono 10 mila i partecipanti alla rievocazione storica dell’ultimo viaggio di Antonio messa in scena dalla compagnia del Piccolo teatro del Ponte. Oltre cento volontari garantiscono la buona riuscita di questo intenso momento devozionale che si svolge venerdì 12 giugno, dalle 20.30 partendo da piazzale Azzurri d'Italia all'Arcella.
Ecco il nostro speciale che accompagna i giorni del Santo.
Al museo Antoniano è visitabile una nuova sala attraverso foto a grandezza naturale, calchi e pannelli consente di ammirare l'arte di Donatello senza le limitazioni imposte dalla loro collocazione. E così anche il Santo celebra il "suo" Donatello.
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È una festa ritrovata e vissuta con grande entusiasmo quella di sant’Antonio ad Anguillara Veneta. L’appuntamento è per sabato 13, in località Taglio, nel parco della villa dell’Arca del Santo, con la tradizionale processione.
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A Villaguattera, dall’11 giugno al 14 giugno, si rivive uno “spaccato” di medioevo... in onore di sant’Antonio. Nel parco antistante alla chiesa verrà ricostruito un accampamento medievale, con tanto di torri di guardia all’ingresso, tende degli armigeri, campo di tiro con l’arco, arena per i combattimenti.
Il 18 giugno, alla Scuola della Carità in piazza del Santo, il gesuita Jean Paul Hernandez e padre Alessandro Ratti dialogano su “Cibo e spiritualità” per aprire alla condivisione e alla relazione fraterna come segno di ringraziamento di quanto ricevuto.
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Scuole medie e superiori e una nuova piantagione di salak più rispettosa dell'ambiente sono gli obiettivi del progetto chiave della Caritas antoniana per il 2015. Soprattutto in occasione del Giugno antoniano, la raccolta fondi è destinata agli orfani di Sumatra.
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Appuntamenti culturali e spirituali ed eventi di musica e spettacolo: il Giugno antoniano si riconferma un contenitore che avvicina alla festa del 13 giugno e accompagna fino a fine mese non solo la città, ma anche le centinaia di migliaia di pellegrini che giungono a Padova in segno di devozione a sant'Antonio (foto Giorgio Boato).
L'occasione delle celebrazione la offre il centenario del capitello dedicato al Santo. Ma la presenza dei frati minori di Trento e dei conventuali della basilica di Padova, compreso il rettore padre Enzo Poiana, accompagna la parrocchia in questo momento in cui dà ospitalità a 17 profughi sbarcati in Sicilia attraverso i «barconi della vergogna».
Lo scorso anno
Presentata in una conferenza nell'ambito del Giugno antoniano la ricostruzione in 3D del vero volto del Santo. Un lavoro lungo che ha coinvolto il Centro studi antoniani, il museo di antropologia dell'università di Padova, l'Arc-team Archaeology di Cles (Trentino), il Centro di tecnologia dell'informazione Renato Archer di Campinas nello stato di San Paolo in Brasile e il laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'università di San Paolo. Il risultato sconvolge perché spoglia il volto del Santo delle molte sovrastrutture culturali che si sono create lungo i secoli.
Lo spettacolo di padre Luigi Francesco Ruffato e diretto e interpretato da fra’ Martino Maria Vardelli si avvale di 24 interpreti, 12 ballerine e un gran numero di comparse; racconta i compromessi etici del nostro tempo, le contraddizioni di cui sono spesso vittime i bambini. Appuntamento al Piccolo Teatro Don Bosco venerdì 27 giugno.
Il programma degli incontri culturali del Giugno antoniano si è aperto martedì 3 giugno con un convegno di studi intitolato “Carte, uomini e istituzioni nell’archivio della Veneranda arca del Santo”. La giornata di studi si inserisce nell’inventariazione, giunta ormai alla fase conclusiva, dell’archivio dell’Arca, un patrimonio di straordinario valore che viene finalmente restituito alla città.
Il cammino che segna questa edizione del Giugno antoniano è anzitutto un percorso reale, anzi una serie di percorsi che i pellegrini del Santo sono invitati a sperimentare proprio in occasione della festa. Si è cominciato già sabato 31 maggio con la tradizionale marcia notturna dei giovani che hanno compiuto “L’ultimo cammino” percorso dal santo, dal santuario del Noce di Camposampiero all’Arcella e da qui al Santo.
Una piccola guida “nonnesca” alla basilica ricca di spunti di riflessione e di curiosità. Una guida alla basilica e alle sue bellezze che è anche una piccola introduzione alla fede, un patrimonio che spesso è proprio dei nonni donare ai più piccoli. Un libro di parole e acquerelli presentato qualche giorno fa nell'ambito del giugno antoniano.