Agna, l'Azione cattolica invita i migranti a raccontarsi
Tre incontri per conoscere i migranti: è questa la proposta di “Esodo” offerta dall’Azione cattolica adulti del vicariato di Agna a tutti i parrocchiani e a chi volesse conoscere più da vicino gli immigrati e le loro storie. Prossimo appuntamento il 14 aprile.
L’appuntamento di giovedì 14 aprile, alle 20.45 nella sala parrocchiale di Arzercavalli, ha proprio questo obiettivo
“Io incontro gli immigrati” sarà un’occasione di dialogo con alcuni dei venti migranti ospitati nella piccola frazione, e di ascolto delle loro storie per capire che cosa li ha spinti ad abbandonare la propria terra e quali speranze ripongono nel futuro.
Soltanto alcuni di loro hanno accettato di partecipare all’evento perché per altri sarebbe troppo difficile condividere le tragiche esperienze vissute, di cui sono a conoscenza soltanto i responsabili della cooperativa padovana Populus, che si occupa di loro.
A fare da interprete, insieme ai volontari dell’organizzazione non profit, sarà don Raffaele Coccato, parroco dell’unità pastorale di Agna e già missionario fidei donum in Kenya.
Un incontro all’insegna della condivisione non soltanto delle esperienze, ma anche del cibo: un piccolo buffet attenderà i partecipanti a conclusione della serata per rendere tangibile l’accoglienza dei parrocchiani.
«L’obiettivo – spiega Paola Drago, vicepresidente dell’Ac adulti – è confrontarci da vicino con la realtà dell’immigrazione, come uomini e come credenti, in modo da dare un volto concreto alla nostra fede, soprattutto in questo anno della misericordia».
Il secondo incontro in programma
Se l’incontro del 14 ha quindi lo scopo di conoscere persone che altrimenti resterebbero ai margini della vita della comunità, quello di giovedì 28 aprile (ore 20.45 nel patronato di Arre) intende invece fornire un quadro più ampio del fenomeno migratorio che coinvolge il nostro paese.
La testimonianza di Fessaha Alganesh, medico e attivista per i diritti umani, farà luce su alcuni importanti aspetti dell’immigrazione: il traffico di vite, i corridoi umanitari e i centri di accoglienza. La relatrice, di origine eritrea ma naturalizzata italiana, da anni combatte contro il traffico di esseri umani ed è la presidente dell’ong Gandhi, un’associazione che sostiene le donne, i bambini e gli adolescenti che vivono in situazioni disagiate.
Alla sua voce autorevole si unirà quella di Sara Bin, ricercatrice in geografia umana all’università di Padova e moderatrice dell’incontro che conclude un percorso iniziato il 31 marzo con la proiezione del film Io sto con la sposa al cinema Marconi di Conselve.
«L’augurio – afferma Paola Drago – è di essere più consapevoli di una realtà che ci tocca da vicino e da cui non possiamo sottrarci». Dall’anno scorso, infatti, i comuni di Terrassa Padovana, Bagnoli e Cona hanno ospitato un numero notevole di migranti, non senza difficoltà.