"L'amore resta", il romanzo a canzoni di Leandro Barsotti
Il nuovo romanzo del giornalista, autore e compositore Leandro Barsotti è un'opera sperimentale. Attraverso registri linguistici differenti, narra la fine di una storia d'amore e l'evoluzione del sentimento che la alimentava.
Si diverte a intrecciare più linguaggi e piani narrativi Leandro Barsotti nel suo L'amore resta uscito di recente per L'orto della cultura, "costola" della casa editrice Leonardo di Pasian di Prato (Udine).
Incisivo come quello di una canzone, il titolo del libro rivela subito la vera natura delle sue pagine: un romanzo d'amore, immaginato tra la frenesia della vita milanese e l'umana lentezza dello scorrere del tempo e delle giornate in un villaggio rurale dell'Etiopia che consente di riprendere confidenza con se stessi.
Barsotti sceglie più piani linguistici, senza mai disorientare il lettore, anzi tenendogli il fiato sul collo e incalzandolo, troncando i capitoli, perché prosegua senza distrazioni con la lettura a dipanare la storia in cui lo immerge.
Spicca all'inizio l'immediatezza del registro cantautorale, come se ogni capitolo fosse una canzone a sé. L'autore conosce bene le regole della canzone pop, la sua comunicazione sospesa e l'utilizzo delle parole che comprendano ampi significati dentro ai quali chiunque possa riconoscere sentimenti ed esperienze vissute. Barsotti scrive da quando era un ragazzino e negli anni Novanta ha realizzato cinque album. È salito per due volte sul palco dell'Ariston con Lasciarsi amare e Fragolina e ha partecipato a un premio Tenco.
Ma è anche con il linguaggio giornalistico, con cui si confronta quotidianamente nella redazione del Mattino di Padova, che l'autore dimostra la propria abilità narrativa, passando anche per il modo di esprimersi dei social con cui da anni ha confidenza. Il suo è, a tutti gli effetti, un romanzo sperimentale: «Una canzone lunga, un po' complessa in cui ho voluto mettere dentro anche me stesso, la mia storia, le mie emozioni».
La trama, con continui flashback, racconta di B. partito per l'Africa, per una missione umanitaria che possa ridare un senso alla sua quotidianità dopo la fine della relazione con M. Ma lì B. è destinato a perdersi ancora di più, seppure le braccia di Amin lo accolgano e lo proteggano riversandogli un amore fisico, incondizionato e ancestrale che dimostra quanto, nel nuovo contesto in cui B. si ritrova, non ci sia assoluto bisogno della celebralità della sua donna milanese.
«Volevo tratteggiare due donne opposte – sottolinea Barsotti – i loro mondi e modi di comunicare agli antipodi, la celebralità dell'una, l'istintività selvaggia dell'altra. Spero di esserci riuscito».
Leandro Barsotti, L'amore resta, L'Orto di cultura, pp 167, euro 14,00
Incuriosisce l'idea di ambientare la storia in Etiopia che nasce da due viaggi solidali che l'autore ha fatto in passato; il primo in una missione di suore salesiane ad Adwa e il secondo nel Sud del paese con Help for life che gli ha permesso di recarsi in piccoli villaggi confinati nel nulla. «La prima esperienza si è concentrata dentro la missione dove ho fatto un po' di tutto... Ho addirittura imparato a fare il piastrellista. La seconda, invece, mi ha permesso di addentrarmi nella parte più rurale del paese, dove spesso ho perso lo sguardo dentro a una natura dirompente e dove ho conosciuto il popolo Gumbu che, seppur privo di risorse, vive con estrema dignità e forza d'animo». E proprio questo secondo viaggio ha influenzato maggiormente le descrizioni e la trama che fanno rioffiorare colori, emozioni, sensazioni che solo l'Africa possiede.