Le religioni dialogano anche grazie al cinema. È in corso l'edizione estiva di "Interreligious"
È iniziata l'edizione estiva di "Interreligious", la rassegna cinematografica ospitata nel giardino del centro universitario di via Zabarella a Padova che vede da anni al centro il dialogo tra le religioni. I temi portanti di questi ciclo di cinque film saranno il perdono e la misericordia, suggeriti, come spiega la curatrice Beatrice Rizzato, dai recenti sanguinosi attentati e dal giubileo della misericordia in corso per i cattolici.
Edizione estiva della rassegna “Interreligious” sui temi del perdono e della misericordia.
Serate al cinema nel giardino del centro universitario di via Zabarella 82, a Padova, per riflettere su temi fondamentali per il dialogo tra religioni. La rassegna è promossa dal centro universitario e dal Centro servizio volontariato provinciale di Padova all’interno della “Scuola di volontariato e legame sociale” e i film sono stati scelti con il Religion today di Trento.
La rassegna – che si è aperta martedì 12 luglio con il film italiano La retta via di Roberto Cortella e Marco Leopardi e giovedì 14 con My Mandata di Elsa Yang – prosegue con il seguente calendario: martedì 19, “serata cortometraggi” con The Pillars di Moustafa Zakaria; Rangan ’99 di Tiyam Yabandeh; Namo di Salah Salehi; giovedì 21, Il cuore dell’assassino di Catherine McGilvray; lunedì 25, Viviane di Ronit e Shlomi Elkabetz.
«L’idea dell’edizione estiva di “Interreligious” – spiega Beatrice Rizzato, ideatrice e curatrice– è partita non solo in seguito ai molti attentati che stanno generando diffidenza, dolore e morte, ma anche davanti ai tanti drammi che affliggono gli uomini e le donne del nostro tempo. Per i cristiani, inoltre, è il giubileo della misericordia e riflettere su questo tema significa riflettere su ciò che ferisce l’uomo, per imparare sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell’altro».
«La storia di Emmanuel e Chimiary a Fermo – spiega Flavio Zelco, consigliere Csv Padova e referente per la formazione – è solo l’ultima delle storie di violenza e sopraffazione che ci richiamano a un dovere collettivo: quello di operare per rinsaldare i legami sociali, partendo dalle piccole comunità. Il nostro ruolo formativo per una cittadinanza responsabile, che portiamo avanti come Csv, non può quindi prescindere dall’offrire spazi di dialogo e confronto alla pari, aperti a tutti».
Le proiezioni, gratuite, cominceranno alle 21 nel giardino del centro universitario (in caso di pioggia le proiezioni si terranno nel salone). Informazioni:www.csvpadova.org