Il Gruppo giovani di Vigodarzere è pronto a partire. Verso Santiago
Dal 7 al 14 agosto i giovani del neonato gruppo vicariale di Vigodarzere percorreranno un tratto del cammino di Santiago. Sono 35 in tutto i ragazzi durante l'anno, 25 quelli che partono. Un gruppo che si ritrova con un obiettivo comune, quello di parlare e affrontare i temi che più stanno a cuore. La condivisione è anche lo spirito che li guiderà lungo le 5 tappe scelte del Cammino.
Dal 7 al 14 agosto 25 giovani di quinta superiore e primi anni dell'università del vicariato di Vigodarzere partiranno per compiere un pezzetto del cammino di Santiago.
Fanno parte del gruppo giovani vicariale, nato, o meglio, rinato quest'anno. «Dopo la Gmg – spiega Riccardo Fusinato, portavoce del gruppo – abbiamo pensato di riproporre il gruppo giovani a livello vicariale. Ci incontravamo dopo la messa, ogni volta in una parrocchia diversa del vicariato e poi si cenava insieme. Fra impegni vari e un po' di disorganizzazione siamo riusciti a fare solo due incontri. Ad ottobre di quest'anno il gruppo è rinato, con 12 ragazzi. Ora siamo in 35, tutti educatori a nostra volta. Inizialmente eravamo per lo più della parrocchia di Mejaniga e Cadoneghe vecchia, successivamente, dopo un campo invernale a Valdobbiadene, sono giunti ragazzi anche da san Bonaventura, Vigodarzere, Tavo, Saletto, Terraglione, Reschigliano».
Si trovano una volta al mese, si organizzano in piccoli gruppi, decidono la tematica da trattare e poi la condividono con il gruppo esteso.
Discutono, si confrontano, si ascoltano a vicenda utilizzando diversi metodi di confronto, guidati da un animatore esperto in formazione, come il “finto processo” oppure facendo delle scenette.
Un tema affrontato è stato quello del lavoro: «Sono il mio lavoro o il mio lavoro è me?– afferma Fusinato – Lavoro per essere o per fare? Ci siamo chiesti. È un tema che ci tocca da vicino, vista la nostra età. Al campo invernale abbiamo discusso anche di sessualità e verginità, intese non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico e spirituale. Poi abbiamo parlato delle mode: come ne siamo influenzati, come le viviamo, diciamo di non seguirle, ma è veramente così? E infine abbiamo affrontato il tema del corpo della donna, come strumento per fare soldi. Da qui è nato anche un piccolo cortometraggio che non abbiamo ancora pubblicato».
A febbraio hanno deciso di organizzarsi per un'uscita estiva e il cammino di Santiago è stata la meta prescelta.
I ragazzi affronteranno la parte iniziale, da Pamplona a Najera, 5 tappe in tutto: «Non raggiungeremo Santiago – afferma il portavoce – perché ci piaceva l'idea che fosse un viaggio da concludere in futuro, in un'altra occasione, non per forza insieme».
Parte del viaggio, un centinaio di euro a partecipante, è coperta da fondi raccolti con attività di autofinanziamento: cene con animazione in patronato, vendita torte, autolavaggio. Ogni giorno percorreranno circa 25 km a piedi, non hanno obiettivi particolari da raggiungere, né attività da realizzare durante il cammino, ma si sono dati alcune regole:
«Una, quella che mi piace di più – dice Riccardo Fusinato – è cercare di conoscere chi troviamo nel nostro percorso, anche e soprattutto se di nazionalità diversa. Fra le regole anche l'importanza della condivisione, il trovare un tempo per riflettere e un tempo per la spiritualità.
«Non mancherà comunque lo spazio per far festa, scherzare e ridere, magari bere una birra insieme. Il bello di questo gruppo è che non siamo amici che escono insieme il sabato sera, ma siamo un gruppo di giovani che si ritrova con un obiettivo comune, quello di parlare e affrontare determinati temi e ci piacerebbe diventare più attivi nelle nostre parrocchie».