Festa delle genti. Sabato 6 gennaio al Tempio della pace
Sabato 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore, alle 10.30, presso il Tempio della pace a Padova, si terrà la tradizionale “Festa delle genti”. Le comunità cattoliche di altra madrelingua presenti nel territorio diocesano incontreranno il vescovo Claudio e le parrocchie del vicariato della Cattedrale, per una mattinata di preghiera e condivisione.
«Quella che vivremo – spiega don Elia Ferro, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale dei migranti – è la 16a edizione della “Festa delle genti”. Nel settembre 2003 iniziarono gli incontri tra il vescovo e le comunità etniche presenti in diocesi, ma solo nel 2010 si scelse di vivere questo momento il giorno dell’Epifania, manifestazione dell’Emmanuele alle genti. Inizialmente tale evento si celebrava in diverse parrocchie della città (Cattedrale, San Carlo, Sacro Cuore, Bassanello...), poi dal 2011 è stato scelto il Tempio della pace. Il programma della festa è semplice: ci sarà la messa presieduta dal vescovo Cipolla insieme ad alcune testimonianze, quindi seguirà un momento di fraternità nei locali parrocchiali».
Nel territorio diocesano sono presenti centomila migranti, seguiti dai loro responsabili religiosi.
Le confessioni cristiane maggiormente rappresentate sono quelle ortodosse romene e moldave, anglicane, evangeliche e pentecostali. I cattolici, accompagnati da quindici sacerdoti e tre religiose, si riuniscono in undici comunità e celebrano soprattutto a Padova, pur provenendo da diverse zone.
«La presenza dei richiedenti asilo – continua don Elia Ferro – è il fenomeno migratorio che ultimamente ha assorbito l’attenzione quasi esclusiva dei media e dei politici.
Ma non va trascurata la continua trasformazione della massa degli immigrati cosiddetti “stabilizzati”:
se il numero complessivo rimane stabile, la sua composizione interna è in continua evoluzione con le numerose partenze per Gran Bretagna, Germania e Francia; con l’arrivo di famiglie per ricongiungimento; con l’accrescimento demografico dovuto a numerose nascite. È un mondo “magmatico” e in mutazione continua, che merita l’attenzione pastorale della chiesa».
La festa diventa un invito a celebrare nelle varie comunità parrocchiali la 104a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il prossimo 14 gennaio.
«Il messaggio del papa – conclude don Ferro – è intitolato: “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”. I migranti presenti nella nostra diocesi chiedono accoglienza e valorizzazione delle proprie specificità culturali e religiose. La festa delle genti diventa un invito a costruire una storia insieme».