Comunità annunciatrici della gioia del vangelo: ecco l'impegno dell'Azione cattolica
L’anno associativo 2016-17 per i 10.221 soci dell’Ac di Padova si declina su “La gioia del vangelo”. Questo lo slogan che traduce le indicazioni che il consiglio diocesano ha elaborato perché l’associazione possa lavorare pienamente inserita nelle scelte pastorali della chiesa padovana. Tra gli impegni principali del prossimo anno c’è il rinnovo delle presidenze a tutti i livelli associativi, una nuova proposta di formazione degli educatori e l’ACRissimo.
«Le linee programmatiche – spiega Filippo Doni, presidente diocesano di Ac – Sono anzitutto un buon strumento per darci un cammino comune da seguire all’interno dell’associazione, ma servono anche e soprattutto per calare nelle nostre attività gli orientamenti pastorali diocesani ovvero le priorità che la nostra chiesa locale si dà per meglio vivere la dimensione comunitaria della vita di fede. Concretamente è fondamentale che vengano lette e approfondite da responsabili ed educatori, ma possono essere un’interessante lettura anche per tutti i soci e simpatizzanti che vogliono capire su cosa lavora l’Ac a Padova nel nuovo anno pastorale».
Il titolo delle linee indica anche lo stile con cui l’associazione vuole camminare.
«Offre lo stile di chi, avendo scoperto nel Signore un compagno di strada che alleggerisce i pesi, rasserena negli impegni, garantisce che nessun gesto di misericordia andrà perduto, con gioia condivide la sua scoperta con chi gli cammina accanto. Affidiamo davvero a ciascuno il compito di calare nella propria realtà le priorità dell’anno. Consegniamo nelle mani delle comunità il nostro servizio a sostegno dell’annuncio del vangelo».
Comunità che in particolare in quest’anno verranno lette attraverso tre “lenti”, che ne mettono in luce sfumature e peculiarità.
«Siamo chiamati a prestare attenzione alla comunità che educa, in cui ci riscopriamo inseriti nel nostro servizio educativo e nella quale sosteniamo il cammino di iniziazione cristiana; alla comunità missionaria, in cui ci riscopriamo inviati ad annunciare il vangelo e chiamati a essere evangelizzati dall’altro nei luoghi di vita di ogni giorno; alla comunità che accoglie, capace di far spazio all’altro e soprattutto a giovani, poveri, immigrati, alle richieste che provengono dal territorio. Essere associazione significa tessere relazioni significative soprattutto con chi è “nuovo” della vita della comunità».
Inizia la lunga stagione di rinnovo delle cariche associative, dalla parrocchia al nazionale
Ma l’associazione quest’anno è chiamata anche a guardarsi con attenzione al proprio interno: gli impegni principali dell’anno saranno infatti il rinnovo delle presidenze a tutti i livelli associativi; l’invito a far nascere nuove presidenze a servizio delle comunità cristiane e del cammino di fede dei soci e dei simpatizzanti; una nuova proposta di formazione degli educatori negli incontri zonali; la festa diocesana degli incontri dell’Acr nella forma straordinaria dell’ACRissimo.
«Troviamo davvero nel nostro servizio alla comunità cristiana – sottolinea il presidente diocesano – il senso di un impegno che si rinnova nei volti, che si aggiorna nello stile, ma che resta sempre fedele al compito di annunciare il vangelo».