Sabato 9 gennaio tornano i laboratori dell'Azione cattolica: educatori con le "mani in pasta"
Tornano in forma unitaria, tra giovani ed educatori dell'Acr i laboratori dell'Azione cattolica di Padova. Quello di sabato 9 gennaio al seminario maggiore di Padova sarà un pomeriggio dalle "mani in pasta", del tutto basato sul miglioramento e l'acquisizione di nuove tecniche a supporto dell'educazione nel tempo dei social e del volontariato.
Sabato 9 gennaio dalle 15 alle 18.30 in seminario minore a Rubano, più di 500 educatori Acr, di giovani e giovanissimi della diocesi si incontreranno per “mettere le mani in pasta”. Il pomeriggio sarà tutto dedicato alla formazione, anche pratica e concreta, con l’edizione 2016 dei Laboratori.
«È un appuntamento importante e di qualità – afferma Carmen Savarese, vicepresidente diocesana del settore giovani – che porta gli educatori a lasciarsi stimolare dal confronto con altre persone, a scoprire nuovi modi di fare educazione e mettersi in servizio, a farsi incuriosire da proposte e percorsi. Qui sta la ricchezza di questi momenti, dai quali si torna sempre arricchiti».
La metodologia laboratoriale, senza quindi la classica lezione formale, è un valore aggiunto. «Gli educatori sono creatori e al tempo stesso fruitori della proposta – aggiunge Andrea Barzon, responsabile diocesano dell’Acr – Guidati e provocati da esperti si mettono quindi in gioco direttamente per tutto il pomeriggio. L’aspetto inoltre della diocesanità è importante. Sono sempre rare durante l’anno le occasioni per ritrovarsi tra realtà lontane e diverse. È un’opportunità di crescita e confronto che va colta».
I laboratori proposti sono di tre tipologie diverse. Quattro sono aperti per tutti gli educatori, indipendentemente dal proprio gruppo di servizio. I temi sono: “Ac perchè”, sull’adesione; “Alfabetizzazione emotiva” per saper ascoltare il prossimo e noi stessi e soprattutto l’universo emotivo dei ragazzi; “Colpo d’occhio. Biglietti, inviti, volantini e manifesti a regola d’arte” e “Universo 14enni”. A questi come novità dell’anno si aggiunge “Io responsabile”, una preziosa occasione per approfondire un ruolo mai scontato, sempre più impegnativo.
Per gli educatori giovani e issimi i laboratori specifici sono quattro: “Preghiera: come dove quando”; “Issimi calendar” sulla programmazione; “Multi network” sui social e la rete, e “Educazione al servizio”, la novità 2016. «È in collaborazione con Caritas diocesana – sottolinea Savarese – Tra i ragazzi c’è un desiderio tangibile di mettersi in gioco e farlo al meglio e molti gruppi durante l’anno svolgono già attività in questo senso, che rischiano però di restare uno spot fine a se stesso. Quando invece possono diventare uno stile del gruppo stesso».
Numerose le proposte per gli educatori Acr: “Bans mania”; “Celebrazione che passione”; “Corporeità”; “Fare gruppo”; “Improvvisazioni d’autore”; “Lavorare con le famiglie”; “Sguardo bambino, sguardo cristiano”; “Wake up”, sulla gestione delle tecniche di gruppo. Due le novità per quest’anno: “Dal Tackle alle attività”, per aiutare il gruppo educatori ad adattare il Tackle alla propria realtà parrocchiale; e “Start up”. «Quest’ultimo in particolare – spiega Barzon – è riservato ai 17enni o a chi inizia il servizio educativo. Vuole aiutare a vivere la bellezza e la difficoltà del camminare assieme, creando legami con Dio, con gli altri educatori, con la comunità e con i ragazzi».