Luca Frigeri: “Essere davvero significa anche saper aiutare gli altri”
Presentato oggi a Roma "Connessione spirituale", il nuovo album del cantautore Luca Frigeri. Un'opera che, in un'epoca in cui l'invidia e la ricerca di visibilità sembrano prevalere, punta sul messaggio universale dell'amore e del rispetto.

“Tutto questo è per te. Proviamo a imparare che il mondo è amore per te, perciò amiamolo, rispettiamolo e proteggiamolo.” Questo monito del cantautore Luca Frigeri è il cuore pulsante del suo nuovo album “Connessione Spirituale”, un’opera che va oltre la semplice musica per farsi messaggio universale di amore e rispetto. Un messaggio che, in un’epoca in cui l’invidia e la ricerca di visibilità sembrano prevalere, ci invita a fermarci, riflettere e riscoprire il senso di comunità. “Connessione spirituale” non è solo il titolo dell’album, ma una vera e propria filosofia di vita che il cantautore modenese, con le sue melodie delicatamente intrecciate tra chitarra e pianoforte, desidera trasmettere a tutti, giovani e meno giovani, attraverso le sue canzoni. In questa intervista al Sir, Luca ci parla del significato profondo dei suoi brani, delle sfide di portare un messaggio spirituale in un mondo che corre verso direzioni opposte e di come la sua musica possa diventare un ponte di speranza per chi è in cerca di serenità e di una maggiore connessione con gli altri.
Perché il titolo “Connessione spirituale” e come si riflette nel tuo percorso musicale?
“Connessione spirituale” è un invito alla fratellanza tra gli uomini, è un invito alla pace, all’amore, al rispetto tra tutti gli uomini e alle cose che ci circondano. “Connessione spirituale” è tantissime cose, è quella mano che cerchiamo in mezzo alla tempesta, nei momenti difficili della vita di ognuno di noi. Sono dieci canzoni che hanno l’intento di arrivare agli uomini in questa veste.
In un’epoca dove l’invidia e la ricerca della visibilità sembrano prevalere, come possiamo riscoprire il senso di comunità e connessione tra noi?
Se l’uomo non si ancorasse prima alla fede, alla croce, se non cercasse prima il regno dei cieli, allora rischierebbe di perdere di vista ciò che è veramente importante. Come dico in una mia canzone, “guarda sempre prima il cielo, tutto il resto arriverà”. Se siamo troppo legati al denaro, al desiderio di accumulare sempre di più senza pensare agli altri, rischiamo di dimenticare che ci sono persone più fragili di noi che hanno bisogno di aiuto. Solo pensando al prossimo possiamo trovare la vera serenità, che è ciò di cui abbiamo bisogno oggi. Io, quando alzo un bicchiere, dico sempre “serenità a tutti”, perché credo che vivere in serenità sia fondamentale in un mondo che corre sempre più velocemente, dove tutti vogliono tutto subito: visibilità, successo, apparire. Ma essere davvero significa anche saper aiutare gli altri. Questo, secondo me, è il valore più importante.
Il bisogno di sentirsi amati è uno dei temi centrali nel tuo album. È un messaggio che cerchi di tradurre anche e soprattutto attraverso la chitarra e il pianoforte?
Le canzoni mi arrivano quando sono ispirato, anche se non so esattamente quando, a che ora o come succede. Prendo la chitarra o vado al pianoforte e inizio a comporre la melodia e il testo. Accade anche di notte. A volte le canzoni arrivano tutte insieme e, se è giorno, le scrivo subito, in cinque, dieci minuti o mezz’ora. Non c’è una regola precisa.
Nel mondo musicale odierno, le nuove generazioni tendono ad avvicinarsi ad altri stili musicali, anche per quanto riguarda i significati. La tua musica a chi è destinata? E come può un giovane avvicinarsi al tuo album, considerando che la tua scelta musicale si può ritenere “distante” dalle preferenze attuali? Qual è il messaggio che deve arrivare?
Il mio consiglio è semplice: fermatevi per cinque minuti, ascoltate davvero. Oggi, spesso, la gente non si ferma più nemmeno ad ascoltare la musica. La sentiamo magari per caso, mentre è in radio o in televisione durante la pubblicità, oppure se ci piace un cantante. Ma musica come quella che faccio io, pop con messaggi cristiani e francescani, richiede un ascolto più attento. Bisogna dedicarsi a quella musica, prendere tempo per riflettere e anche per porsi delle domande. Se ci si chiede qualcosa, è già un passo importante. Non basta ascoltare senza riflettere. A volte, nella vita, ci sono situazioni che non possiamo spiegare solo con la ragione. Alcuni misteri non si possono comprendere solo con l’intelletto umano. La fede, però, può aiutarci a superare questi momenti difficili e a cercare un senso anche quando tutto sembra senza risposta.
Ad accompagnare Luca Frigeri in questo progetto c’è Mauro Malavasi, musicista, autore e produttore musicale. “Questo album – esordisce Malavasi – contiene un messaggio profondamente cristiano, francescano. Un messaggio di cui oggi, a mio avviso c’è molto bisogno. Penso che il lavoro di Luca sarà sicuramente apprezzato dalle tante persone immerse in un cammino di fede e aperte all’ascolto di canzoni di questo tipo ma anche da chi è alla ricerca, immerso nei suoi dubbi ma comunque aperto ad ascoltare anche lui o lei messaggi come questo. Dando uno sguardo sui social ai valori e ai temi al centro di molte canzoni di oggi – continua Malavasi – ho verificato che il primo argomento trattato è l’invidia e che Gesù risulta al 28esimo posto. Ecco, credo che questo progetto credo possa contribuire a ribaltare i valori di di questa classifica. Gesù ci ha insegnato a non a invidiare, a non essere a essere gelosi, ad accompagnare il fratello, a perdonare. Io – conclude – ho solo messo le mie povere capacità a servizio di questo progetto e credo che farà molto bene”.
Andrea Zaccaria