«Confronto stretto, appassionato e proficuo»
Bilancio più che positivo per i due Open day che si sono svolti domenica 29 novembre e 3 aprile. La novità associativa promossa dal settore giovani diocesano è quindi da ripetere. «La risposta è stata buona – spiega Carmen Savarese, vicepresidente diocesana del settore giovani di Ac – al primo appuntamento hanno partecipato una quarantina di giovani, al secondo meno, ma questi numeri ci hanno permesso davvero di lavorare “gomito a gomito” e di parlare più liberamente favorendo un confronto stretto, appassionato e proficuo».
I temi affrontati sono stati due: la fraternità e il bene comune.
Partendo anche dalla lettura di parti dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. «Siamo sempre partiti da ambiti della nostra quotidianità per capire come trasformarli in luoghi di ricerca di bene e di fraternità e di relazione, per fare proprio uno stile di vita che possa migliorare noi stessi e chi ci sta accanto. Papa Francesco ha ribadito più volte che quest’esortazione l’ha scritta per i giovani! È giusto prenderla in mano! Abbiamo colto il suo invito e quello dell’Ac che ha preso come impegno di farla propria».
La preparazione degli Open day è stata curata da un’équipe di cinque giovani che si è formata a sua volta.
«Questi giovani hanno trovato il tempo per dedicarsi alla formazione e poi per raccontarla e viverla con altri coetanei. È stato davvero importante questo! Segno di uno stile che vogliamo far nostro: l’obiettivo del progetto, infatti, è la formazione cristiana. Capire cosa vuol dire essere giovani cristiani, indipendentemente se si svolge o meno un servizio in parrocchia o in vicariato, o se si è tesserati o meno. La proposta è di Ac perché vive dello stile di partecipazione e corresponsabilità della nostra associazione, ma non è vincolata a chi la frequenta. Open day è davvero aperto a tutti! E così sarà anche l’anno prossimo».