A don Luigi Mazzucato dedicata l'aula magna dell'ospedale di Wolisso
È stato intitolata a don Luigi Mazzuccato, storico direttore di Medici con l’Africa Cuamm, l’aula Magna/auditorium dell’ospedale di Wolisso in Etiopia.
Era l’ospedale che tanto amava. Uno dei pochi costruito interamente dal Cuamm che di solito si affianca a strutture già esistenti, governative o diocesane, per rimetterle in pista.
L’Ospedale di Wolisso è stato fin dall’origine una grandissima sfida portata avanti con caparbia determinazione dall’allora direttore del Cuamm don Luigi Mazzucato in uno sforzo condiviso con la chiesa cattolica etiope. È proprio per questo che giovedì 27 aprile a don Luigi è stata intitolata l’aula Magna/auditorium dell’ospedale, per fare rivivere quella determinazione proprio nei luoghi per cui si è speso.
A ricordarlo, insieme alle autorità locali e ai tanti volontari Cuamm a Wolisso anche don Dante Carraro, attuale direttore del Cuamm, e Fabio Manenti, responsabile progetti dell’organizzazione. «La cosa più importante oggi per me è dire grazie – ha dichiarato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – E i grazie sono tre. Il primo va all’ospedale per il servizio che rende alla comunità, per l’importanza che ha per la vita dei più bisognosi. Un ospedale che è un modello di responsabilità condivisa: laddove sempre più spesso ci si chiude nei propri domini, l’ospedale di Wolisso è un esempio virtuoso di sforzi condivisi. Il secondo grazie va a don Luigi: un uomo che parlava poco ma faceva molto, che non esercitava il potere, ma che si metteva a servizio, senza il quale la storia dell’ospedale di Wolisso non sarebbe mai iniziata. Il terzo grazie a tutti i presenti, perché solo se ognuno si fa carico della propria parte di responsabilità per il futuro di questo ospedale, solo se ognuno mette del proprio, chiesa cattolica, governo, donatori, comunità, solo allora questo ospedale avrà un futuro».
L'ospedale St. Luke di Wolisso, ultimato da Medici con l’Africa Cuamm per la parte di costruzione nel 2000 (grazie al sostegno della Conferenza episcopale italiana - dono per l’Anno Santo 2000), ha cominciato a muovere i primi passi dal gennaio 2001 strettamente connesso all’importante scuola infermieri. Grazie al robusto intervento di Medici con l’Africa Cuamm e di tanti donatori pubblici e privati l’ospedale ha garantito standard elevati di qualità nel servizio e nelle cure.
Con i suoi 192 posti letto l’ospedale di Wolisso è il più importante ospedale non governativo dell'Etiopia. Costituisce la struttura di riferimento per la regione dell'Oromia (la più estesa del paese). I beneficiari dei servizi forniti dall'ospedale sono le 1.175.000 persone che vivono nella provincia di Wolisso, l’area più estesa della regione. L’ospedale fornisce servizi di medicina, pronto soccorso, ortopedia (grazie all’importante sostegno degli Amici di padre Pretto e Fratel Fiocchi), visite ambulatoriali, ed è dotato di reparti di pediatria, ostetricia, malnutrizione, dipartimento di salute materno-infantile, sala di attesa per le donne ad alto rischio nel parto. La scuola ostetriche e infermieri collegata, operativa anch’essa dal 2000, forma infermieri generici, ostetriche e assistenti sanitari. Nella zona vi sono 20 centri di salute e 53 community health posts, interessati dal progetto di sanità pubblica che raggiunge il territorio.
L’ospedale è stato accreditato dal ministero della sanità come “modello” di riferimento per l’Information Health System. È inoltre un caso unico nel paese di collaborazione tra privato non profit e servizio pubblico governativo. Grazie alla preziosa interazione con la chiesa cattolica Etiope, Medici con l’Africa Cuamm ha infatti firmato un protocollo di collaborazione con le autorità sanitarie della regione Oromia che garantiscono un contributo finanziario alla struttura.
Solo nel 2016 l’ospedale ha garantito 11.337 visite ambulatoriali, 5.552 vaccinazioni, 4.557 visite prenatali, 9.389 parti assistiti e 10.826 screening per la malnutrizione su bambini sotto i 5 anni.
L’ospedale di Wolisso è infatti uno delle dieci stazioni del nuovo progetto di Medici con l’Africa Cuamm “Prima le mamme e i bambini. Mille di questi giorni” che mira a garantire interventi a sostegno della mamma e del piccolo nei primi mille giorni, cioè il tempo che va dall’inizio della gravidanza fino ai due anni di vita, incluso il parto gratuito e sicuro e il trattamento della malnutrizione acuta e cronica.