Anche i medici Cuamm in Sierra Leone nel libro di Pietro Del Re
Ci sono anche loro, gli "eroi" che hanno sconfitto l'Ebola in Sierra Leone: sono i medici missionari del Cuamm che l'inviato di guerra di Repubblica Pietro Del Re racconta nella quotidianità dell'ospedale di Pujehun.
Tra le pagine di Cose viste. Storie di uomini e altri animali (Laterza, pp 247, euro 18,00) scritto da Pietro Del Re, da anni inviato degli esteri di Repubblica, ci sono anche i medici del Cuamm che lavorano nell’Africa più fragile, come a Pujehun in Sierra Leone, e che Del Re ha incontrato subito dopo la liberazione del paese dall’epidemia di Ebola.
Sono il “demiurgo” Enzo Pisani di Molfetta (Bari), 61 anni di cui 36 in Africa, e Mariangela Galli, infermiera pediatrica 39enne di Bergamo.
Nell’inferno, senza distinzione di specie, visto con i propri occhi da Del Re e raccontato con cronachistica precisione dopo tanti anni da reporter in mezzo a orrori e disastri umani, dai sommersi di Aleppo allo “tsunami” nucleare di Fukushima in Giappone, dai randagi crudelmente soppressi in Romania alle bambine cambogiane vendute per una notte di piacere, c’è spazio anche per chi tenta di invertire la rotta e risalire i gironi danteschi, in cui inesorabilmente sembra sprofondata l’umanità.
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E tra loro ci sono anche i missionari del Cuamm, che Del Re definisce veri eroi perché hanno mantenuto aperto l’ospedale di Pujehun anche durante i mesi più bui dell’emergenza, «limitando così i cosiddetti decessi “collaterali”, quelli provocati dalla malaria e dalle malattie infantili. “E perché mai avrei dovuto mollare?”, dice Pisani. “Faccio il medico, e se ieri combattevo la polio o l’hiv oggi combatto Ebola, che è uno dei tanti problemi di questo continente, ma non il peggiore. A Pujehun si muore più di parto che di febbre emorragica”».
Anche per loro, per chi si oppone al male e all’ingiustizia, la speranza va tenuta accesa e alimentata.