A Vigodarzere cresce la comunione vicariale
«Misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo». Questa è una delle definizioni che si trovano nella parte iniziale della Misericordiae vultus, la bolla d’indizione del giubileo straordinario. Le otto parrocchie del vicariato di Vigodarzere hanno scelto di percorre insieme questa via privilegiata, proponendo un itinerario quaresimale di preghiera, fraternità e conversione.
«Il punto di partenza per la nostra riflessione – spiega Nicola Visentini, vicepresidente del coordinamento vicariale – è stata proprio la Misericordiae vultus. In particolare ci siamo lasciati provocare da una domanda: “Cosa chiede papa Francesco a noi cristiani in occasione di questo giubileo?”».
«La risposta non è stata difficile da trovare – aggiunge don Mirco De Gaspari, vicario foraneo – Le indicazioni del papa sono molto chiare: meditare la Parola, riscoprire il senso del pellegrinaggio, vivere le opere di misericordia corporali e spirituali, accostarsi al sacramento della riconciliazione, approfondire il rapporto tra giustizia e misericordia. È a partire da queste linee guida che si sviluppa il cammino quaresimale per le nostre comunità».
Sull’ascolto della Parola così si esprime il papa nella bolla giubilare: «Quante pagine della Sacra Scrittura possono essere meditate nelle settimane della quaresima per riscoprire il volto misericordioso del Padre» (n. 17). Per questo motivo il primo appuntamento vicariale è stato con il biblista della Facoltà teologica del Triveneto don Carlo Broccardo, che ha approfondito la figura di san Luca, evangelista della misericordia, venerdì 19 febbraio alle 21 a Terraglione.
Tre serate di confessioni, preghiera e adorazione
Un’altra priorità, secondo il papa, è la seguente: «Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia» (n. 17).
I preti del vicariato si renderanno disponibili per le confessioni in tre serate di preghiera e adorazione, per lodare il Signore e celebrare il suo perdono: mercoledì 24 febbraio a Reschigliano; giovedì 25 a Vigodarzere; venerdì 26 a Mejaniga (dalle 18 alle 22).
Anno santo, tempo di farsi pellegrini
Muovere i propri passi verso un luogo di fede è significativo per il credente, come spiega papa Francesco: «Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’anno santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza» (n. 14).
«Due eventi di questa quaresima uniranno fisicamente le persone delle nostre parrocchie – spiega ancora don Mirco – Il primo sarà il pellegrinaggio giubilare del vicariato alla porta della Cattedrale e l’eucaristia con il vescovo Claudio, domenica 28 febbraio. Il secondo sarà la preghiera della via Crucis, venerdì 11 marzo, a Vigodarzere, dove ogni comunità sarà chiamata ad animare una stazione».
Dopo Pasqua è previsto l’ultimo appuntamento di questo percorso.
Giovedì 14 aprile, a San Bonaventura, sarà presente don Luca Facco, direttore della Caritas diocesana, per riflettere sul senso e l’attualità delle opere di misericordia.
Rimane forte infatti questa provocazione del papa: «La predicazione di Gesù ci presenta le opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli» (n. 15). «Questo itinerario che abbraccia la quaresima e il tempo pasquale – conclude Nicola Visentini – aumenta nelle nostre comunità la consapevolezza che si sta camminando insieme e permette di gustare la comunione vicariale. In quest’anno santo è bello anche riscoprire il nostro essere popolo di Dio in cammino».