Fra emozioni e supereroi: al cinema “FolleMente” di Genovese e il nuovo “Captain America”

Paolo Genovese torna con "FolleMente", una brillante commedia sull’universo emotivo che accompagna ogni relazione. Nel panorama action, arriva "Captain America: Brave New World", nuovo capitolo Marvel con Anthony Mackie e Harrison Ford. Due film diversi, tra leggerezza e adrenalina, pronti a conquistare il pubblico

Fra emozioni e supereroi: al cinema “FolleMente” di Genovese e il nuovo “Captain America”

Siamo dalle parti di “Inside Out”, ma qui l’animazione lascia il posto al realismo e a un umorismo brillante indirizzato a un pubblico adulto. È “FolleMente” la nuova commedia di Paolo Genovese, dal 20 febbraio al cinema con 01 Distribution, film che arriva a quasi dieci anni dal successo di “Perfetti sconosciuti” (2016) e si candida a eguagliarne i primati. È il racconto corale di un primo appuntamento, quello tra Lara e Piero, dove in campo ci sono però personalità interiori che ne definiscono temperamento e sfumature emotive. Un’opera che gira come una pièce teatrale, acuta ed esilarante, ben sorretta dagli ottimi Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Maria Chiara Giannetta, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Rocco Papaleo e Maurizio Lastrico. In sala dal 12 febbraio troviamo anche l’action Marvel-Disney “Captain America: Brave New World” di Julius Onah, nuovo titolo dedicato all’iconico eroe “a stelle e strisce” con protagonista Anthony Mackie, anche in veste di produttore. Nel cast, per la prima volta in un Marvel, il granitico Harrison Ford. Un titolo di richiamo per appassionati, che si conferma solido nelle dinamiche action e interessante a livello di riflessioni, senza però grandi lampi di sorpresa o innovazione.

“FolleMente” (Cinema, dal 20 febbraio)

L’animazione Disney-Pixar “Inside Out” (2015, 2024) ha conquistato il pubblico raccontando il mondo interiore di una preadolescente che compie il grande salto verso l’età adulta. Abbiamo fatto così la conoscenza delle emozioni che popolano l’animo della protagonista: in un primo momento Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto; successivamente Ansia, Noia, Invidia e Imbarazzo. Dalle stesse ascisse e ordinate narrative parte l’ultima commedia di Paolo Genovese, “FolleMente”, che indaga l’universo emotivo di due adulti alla prova del primo appuntamento. Genovese – suoi i fortunati titoli “Immaturi” (2011), “Tutta colpa di Freud” (2014) e “Perfetti sconosciuti” (2016) – visualizza e dà voce a tutto quel turbinio di idee, istinti, sensazioni ed emozioni che divampano nella mente quando ci si relaziona con l’altro, quando ci si mette in gioco in una relazione. Come protagonisti il regista romano ha scommesso sull’alchimia tra Pilar Fogliati ed Edoardo Leo, mentre per dare volto alle personalità di lei ha puntato tutto su Emanuela Fanelli, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini e Maria Chiara Giannetta. A popolare invece il mondo interiore maschile sono Marco Giallini, Claudio Santamaria, Rocco Papaleo e Maurizio Lastrico. Prodotto da Leone Film Group e Rai Cinema, in collaborazione con Disney+, “FolleMente” è nelle sale italiane dal 20 febbraio con 01 Distribution.

La storia. Roma, ora di cena. È il primo appuntamento per la trentacinquenne Lara e per il quarantenne Piero. L’invito è partito da lei, che ha organizzato una cena; lui ha risposto positivamente, nonostante ci fosse in programma il derby calcistico della squadra del cuore. Entrambi sperimentano così diversi stati emotivi, spesso contrastanti, che vanno dall’agitazione alla timidezza, dall’audacia all’incertezza. A raccontare in diretta tutto questo lavorio interiore sono proprio le personalità che abitano la mente dei due. In quella di Lara ci sono: Giulietta, sognante e romantica; Alfa, decisa e decisionista; Trilli, leggera e sarcastica; e Scheggia, anarchica e rock. In quella di Piero: il Professore, solido e razionale; Eros, sfrontato e seducente; Romeo, dolce e timido; e Valium, stralunato e scettico…
“Con quanti aspetti del nostro carattere – afferma Genovese – dobbiamo fare i conti quando prendiamo una decisione? E quanti scontri avvengono nella nostra mente quando questa decisone è scomoda, complicata, destabilizzante o rischiosa? È il punto di partenza di questa commedia che vuole indagare e raccontare la conflittualità che abbiamo nell’affrontare le decisioni della vita e soprattutto nell’affrontare quelle decisioni che la vita ce la possono rendere meravigliosa o insopportabile: ovvero quelle sentimentali”.

Il soggetto del film è dello stesso Genovese, il copione è firmato dall’autore insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi. “FolleMente” è un viaggio tra testa e cuore in chiave semiseria, uno scandagliare il parco emozioni di due adulti che si stanno conoscendo e stanno provando a capire se quel primo incontro sarà l’inizio di un sentimento, di una relazione, o meno. Un primo appuntamento che gira come una seduta psicanalitica di gruppo, giocata tra suggestioni acute e battute brillanti. Genovese ritrova smalto ed efficacia narrativa, negli ultimi anni un po’ appannati, ritornando ai livelli di “Perfetti sconosciuti”. “FolleMente” è una commedia che ha ritmo, ariosità e freschezza narrativa, grazie a dialoghi ben cesellati, con lampi pepati e frizzanti, che viaggiano spedititi con attori tutti in parte. Una commedia romantico-sentimentale che si muove agile come uno spettacolo teatrale, un’opera votata all’evasione acuta e leggera, indirizzata a un pubblico adulto capace di ridere e forse ritrovarsi nelle tenerezze e goffaggini dei protagonisti. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

“Captain America: Brave New World” (Cinema, dal 12 febbraio)

È il 35° titolo del Marvel Cinematic Universe nonché sequel del ciclo dedicato all’iconico eroe “a stelle e strisce”. Parliamo di “Captain America: Brave New World” firmato Julius Onah, che vede protagonista Anthony Mackie, accanto a lui Harrison Ford, Danny Ramirez, Shira Haas, Liv Tyler e Tim Blake Nelson. Questo nuovo capitolo si somma ai precedenti “Captain America. Il primo Vendicatore” (2011), “Captain America: The Winter Soldier” (2014), “Captain America: Civil War” (2016) e allo spin-off “The Falcon and the Winter Soldier” (2021, serie Tv su Disney+).

La storia. Alla Casa Bianca è stato appena eletto Thaddeus Ross, ex militare in conflitto con Sam Wilson, ovvero Captain America. Quest’ultimo cerca di trovare un punto di incontro con il nuovo presidente ma durante un evento ufficiale qualcosa va storto…
“In ‘Captain America: Brave New World’ – indica il produttore Kevin Feige – Sam Wilson è Captain America e ha assunto la decisione di diventare coraggiosamente Captain America. Ma cosa significa essere Captain America quando non si è un super soldato, cosa che assolutamente non è Sam Wilson, e nel mondo non ci sono più gli Avengers?”. Feige sottolinea bene il dissidio interiore del protagonista, chiamato a grandi responsabilità ma anche a dover fare i conti con i limiti umani della sua condizione, a differenza degli altri supereroi. Questo è una linea narrativa molto ricorrente nei titoli Marvel, attenti a esplorare qualità e responsabilità che fanno l’eroe, i grandi benefici legati ai poteri o agli incarichi ricoperti ma anche i limiti per la sfera personale e relazionale. Insomma, interrogativi esistenziali non solo da fumetto ma riconducibili sino ai poemi omerici.

“Captain America: Brave New World” corre spedito sul binario degli action Marvel, senza sbavature né particolari sussulti. Alla base c’è una buona struttura narrativa che recupera temi e dinamiche tipici dell’Universo Marvel e al contempo, come indicato, topos classici come la lotta bene-male, le scelte che fanno l’eroe e gli sconfinamenti tra giustizia e illegalità. Anthony Mackie – tra i suoi titoli “Seberg. Nel mirino” (2019) e “The Banker” (2020) – regge bene il peso di un titolo da attrazione, beneficiando anche della presenza di Harrison Ford, che calza i panni di un personaggio sfaccettato, che non si colloca con facilità nello scacchiere tra bene e male. Un film nel complesso votato all’evasione per gli appassionati del genere, che non delude ma neppure conquista. Consigliabile, semplice.

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Fonte: Sir