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Motivazioni e partecipazione devono essere le due leve per essere, come aclisti, testimoni. L’invito è a ricominciare come circoli partecipando all’evento Uniti per la pace del 1° giugno a Padova, manifestando contro le guerre e chiedendo un nuovo modello di sviluppo

Venerdì 27 maggio alle ore 21 nella sala teatrale della parrocchia della Sacra Famiglia a Padova è in programma un reading organizzato dalla Federazione anziani e pensionati (Fap) Acli di Padova, in collaborazione con Acli arte e spettacolo Padova e la partecipazione dei corsisti del progetto “Quante belle storie”. Durante l’evento vengono letti gli incipit di alcuni dei libri più amati e noti della letteratura universale, da Dostoevskij a Palazzeschi, da Pennac a Primo Levi passando per Isabel Allende, Salinger e tanti altri ancora. La lettura è allietata dalla musica di Robert Antony Jameson alla batteria e Marina Canepero alla fisarmonica.

Comprendere i principali fattori protettivi e di rischio di abuso all’infanzia e individuare i gruppi di popolazione maggiormente a rischio di essere abusati o di abusare è fondamentale per implementare efficaci programmi di prevenzione e di protezione nella comunità. In un’ottica propositiva è evidente che gli interventi dovrebbero mirare soprattutto a rafforzare i fattori di protezione, in modo da mettere in campo tutto ciò che favorisce lo sviluppo delle conoscenze e competenze genitoriali, di buone prassi e consapevolezza sia per i minori che per le agenzie educative, promuovendo in buona sostanza un approccio culturale fondato sulla dignità e centralità del bambino

Si conferma quest’anno l’offerta di posti di Servizio Civile Universale da parte degli enti, ma dopo la seconda sperimentazione del servizio civile “digitale”, fa “flop” al suo esordio anche quella del servizio civile “ambientale”. In generale, la programmazione e progettazione del SCU per il 2022/2023, scaduta il 20 maggio, ha visto richiesti da parte degli enti 80.333 posti per operatori volontari, rispetto ai 79.992 di un anno fa

Il commento del Coordinamento insegnanti di sostegno sui fatti di Tolentino: “Nessuna giustificazione per quanto accaduto, ma va ricordato che gli alunni con disabilità sono affidati a tutti i docenti della classe e quindi tutti ne sono responsabili. Formazione, condivisione, corresponsabilità, coprogettazione e inclusione sono le parole-chiave per fare in modo che fatti del genere non possano più accadere”