Striscia di Gaza: parrocchia Sacra Famiglia, al via i campi estivi. P. Romanelli, “abbiamo bisogno di un tempo di incontro e di festa”
Campi estivi al via per ragazzi e bambini a Gaza anche con lezioni di lingua italiana. A promuoverli è la parrocchia latina della Sacra Famiglia che ha radunato oltre 200 piccoli partecipanti da tutta la comunità cristiana (poco più di 1.000 fedeli, 12o cattolici e il resto ortodossi) della Striscia, sotto la guida di circa 35 animatori.
“Luogo delle attività è la scuola della Sacra Famiglia – spiega al Sir il parroco, padre Gabriel Romanelli – e il tema scelto è ‘Cresciamo con Gesù’. In questo modo vogliamo crescere nella conoscenza di Gesù e quindi nella fede”. “È stata una partenza un po’ in salita perché alcune nostre famiglie hanno contratto il Covid-19, così abbiamo dovuto attendere che tutto tornasse nella normalità per cominciare”, racconta il parroco. I campi si sviluppano durante tutto l’arco della settimana a partire dalla Messa mattutina cui seguono le attività ludiche, sportive, catechetiche, laboratori manuali. Previsti anche corsi di balli tradizionali palestinesi, come la dabka, di Sacra Scrittura e lezioni di lingua italiana. I sabati sono dedicati a gite fuori dell’istituto scolastico: “Abbiamo in programma eventi culturali, raccolta di fragole e, con le famiglie, gite in spiaggia. Affittiamo – dichiara padre Romanelli – una spiaggia e con tutte le famiglie cristiane trascorriamo del tempo insieme”.
“Abbiamo bisogno di questo tempo di incontro e di festa anche per aiutare i nostri ragazzi e le loro famiglie a superare le ultime tensioni militari di fine maggio. La recente visita pastorale del nostro patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, è stata molto importante per noi”.
Intanto Israele allenta il blocco della Striscia permettendo la fornitura di combustibile per la centrale elettrica di Gaza ripresa oggi. Secondo media israeliani questo sarebbe stato possibile grazie alla diplomazia egiziana e del Qatar, che ha finanziato in parte il combustibile destinato a Gaza. Resta ancora irrisolta la questione dell’ingresso a Gaza di milioni di dollari provenienti dal Qatar destinati al pagamento di stipendi e al sostegno di famiglie povere. Per la sua autorizzazione Israele intende ricevere da Hamas l’impegno a mantenere la calma lungo il confine. Se ciò dovesse avvenire entro la fine della settimana saranno riaperti i valichi fra la Striscia ed Israele.