Regolarizzazioni,"Ero straniero": bene la proroga, ora le modifiche
"Data la complessità delle procedure, sono numerosi i datori di lavoro e lavoratori stranieri ancora in attesa di capire come poter accedere alla misura e serve più tempo". Così una nota di "Ero straniero"
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"La proroga al 15 agosto dei termini per la presentazione delle domande di regolarizzazione decisa ieri dal Consiglio dei ministri e' una buona notizia: data la complessita' delle procedure, sono numerosi i datori di lavoro e lavoratori stranieri ancora in attesa di capire come poter accedere alla misura e serve piu' tempo".
Cosi' una nota di 'Ero straniero', che continua: "Tuttavia, affinche' sia data l'opportunita' di emergere a un numero adeguato di beneficiari, sono ancora necessarie alcune modifiche all'intervento del Governo nel decreto rilancio: vanno infatti superate tutte quelle limitazioni e restrizioni inutili che giorno dopo giorno vengono segnalate dagli operatori di sportelli legali e patronati cui si stanno rivolgendo datori di lavoro e cittadini stranieri in questi giorni e che gia' come realta' promotrici della campagna 'Ero straniero' avevamo individuato, proponendo delle modifiche in sede di conversione".
"Chiediamo, quindi- aggiunge la nota- alla maggioranza di approvare i nostri emendamenti all'esame della Commissione bilancio della Camera, a partire dall'allargamento delle attivita' economiche interessate dalla misura, per consentire ai datori di lavoro di tutti i settori economici - e non solo di quello agricolo e del lavoro domestico e di cura - di poter assumere e mettere in regola lavoratori stranieri. Vanno poi ampliati i requisiti, eccessivamente restrittivi, previsti per il cittadino straniero col titolo di soggiorno scaduto che intenda chiedere il permesso di 6 mesi per cercare un lavoro. Sappiamo gia' che se tali requisiti non verranno modificati, saranno poche le persone che potranno fare richiesta".
"Non resta quindi- conclude la nota- che intervenire sul provvedimento nei prossimi giorni alla Camera e migliorarlo per fare in modo che questo primo - importante seppur parziale - passo per il contrasto dell'invisibilita' ottenga dei risultati concreti e permetta a quante piu' persone di vivere dignitosamente, lavorare e contribuire alla societa' nell'interesse del Paese". (DIRE)