Razzismo, Cospe: "Pandemia e lockdown non lo hanno fermato"
Bilancio a un anno dall’avvio del servizio di assistenza alle vittime di crimini e dei discorsi d’odio (che prosegue): 42 i casi segnalati dal marzo 2020. "I crimini d'odio sono insopportabili e spesso le persone che li subiscono si sentono sole e spaesate"
A marzo dell’anno scorso il Cospe presentava l’apertura dello sportello e del numero 392-538680. A un anno dall’avvio, i numeri del bilancio, dicono che oggi il servizio di assistenza alle vittime di crimini e dei discorsi d’odio "è più necessario che mai”. Sono 42 i casi segnalati dal marzo 2020 ad oggi, 4 di questi seguiti come sportello contro il razzismo mentre le altre chiamate hanno riguardato l’accesso alle misure di sostegno al reddito, al lavoro e altre le cui procedure i cittadini di origini straniere facevano fatica a comprendere e a fruire, sottolinea il Cospe.
"Pandemia e lockdown non hanno fermato gli atti razzisti"
Nel 2019 i crimini d’odio registrati dalle forze di polizia e dal Ministero dell’Interno sono stati 1119 mentre quelli riportati dalle organizzazioni della società civile sono stati, nel corso dello stesso anno, 305 (Fonte Osce Odihr). Non sono ancora disponibili tutti i dati riferiti al 2020 ma l'organizzazione ricorda il rapporto di Ecri - Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza (diffuso il 18 marzo) che segnala anche per il 2020 l’ampia diffusione di incidenti razzisti e xenofobi, in particolare quelli collegati all'epidemia. "Essi comprendono - spiega Cospe - aggressioni verbali e fisiche, esclusione sociale, rifiuto di accesso a beni e servizi di base, restrizioni discriminatorie della libertà di movimento e politiche di quarantena, oltre a discorsi pubblici apertamente razzisti da parte di personalità politiche. La pandemia è stata anche utilizzata per diffondere teorie cospirazioniste sull'origine della malattia". Solo il sito "Cronaca di ordinario razzismo", ricorda, ha registrato 344 storie di razzismo e discriminazione, senza contare le altre basi di crimini d’odio come l’omofobia, la disabilità, l’antisemitismo".
Il servizio prosegue
"I crimini d'odio sono particolarmente insopportabili e spesso le persone che li subiscono si sentono sole e spaesate. - commenta Cospe - Da qui la necessità di accompagnare le vittime di questi crimini in un percorso di ascolto e assistenza grazie anche ad una rete di associazioni che collaborano per il supporto legale e psicologico".
Lo sportello sarà attivo per adesso solo attraverso il numero telefonico dal lunedì al venerdì (10.00 – 17.00) mentre la segreteria telefonica e la mail denunciailrazzismo@cospe.org saranno attivi h24. Gli operatori Cospe accoglieranno le vittime di odio, offriranno ascolto e orientamento verso servizi specifici a consulenze legali e di esperti. L’iniziativa, si inserisce nell’ambito del progetto europeo ”Stand Up for Victims Rights”, per applicare la direttiva europea di sostegno alle vittime di reati e del Patto Sociale contro il Razzismo lanciato a Firenze dal Sindaco e dal Rettore il 6 dicembre 2019.