Nota pastorale. Le comunità e le coppie verso il matrimonio
“Sposarsi nel Signore. Comunità e coppie verso l’amore nuziale” è la terza Nota pastorale che la nostra diocesi consegna alle comunità cristiane attraverso l’Ufficio per la pastorale della famiglia. Essa raccoglie soprattutto la riflessione della Chiesa nei due Sinodi dei vescovi sulla famiglia accolta e letta con uno sguardo attento al contesto attuale, così diverso da quello di pochi anni fa.
Nell’introduzione alla Nota pastorale appena pubblicata, il vescovo Claudio condivide la sua soddisfazione per questo lavoro steso dall’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e frutto della riflessione ecclesiale in diverse forme e a diversi livelli. In effetti, esso è il risultato di tante mani, ma soprattutto della passione di numerose persone impegnate da anni a fianco delle giovani coppie, peraltro sempre più adulte che, seppure in numero minore rispetto ad anni passati, chiedono di celebrare il matrimonio.
Sposarsi nel Signore. Comunità e coppie verso l’amore nuziale è la terza Nota pastorale che la nostra Diocesi consegna alle comunità cristiane attraverso l’ufficio diocesano. Essa raccoglie tanta eredità, ma soprattutto la riflessione della Chiesa nei due Sinodi dei vescovi sulla famiglia accolta e letta con uno sguardo attento al contesto attuale, così diverso da quello di pochi anni fa. In essa traspaiono la gioia per il dono della vocazione matrimoniale narrata e valorizzata dall’esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia e alcune tracce ben precise che si desidera possano orientare il servizio delle comunità cristiane: l’esercizio del discernimento, come strumento per un autentico accompagnamento alla vocazione matrimoniale; il riferimento alla comunità cristiana, come luogo che genera alla vocazione matrimoniale e in cui la famiglia, piccola Chiesa domestica, può esprimere il proprio dono; l’equipe formativa, come espressione multiforme dell’accompagnamento ecclesiale al matrimonio; la proposta degli itinerari formativi, come percorsi globali di reale preparazione al “mistero grande” della famiglia.
Seppure non esaustive, sono attenzioni che il vescovo Claudio chiede di promuovere per aiutare le coppie a vivere il matrimonio come un’autentica vocazione maturata dal seme fecondo del battesimo, per poi farlo fruttificare nella comunità cristiana. È sotto gli occhi di tutti la fatica attuale di coltivare la fede accettando di mettere radici in una concreta comunità cristiana: la mobilità lavorativa, le difficoltà economiche, la necessità di servizi educativi adeguati, la cultura fluida che, pur con irritazione, ci caratterizza, non aiutano le coppie e le famiglie a coltivare una relazione seria con il territorio e con la comunità cristiana che vi abita, rimandando e spesso procrastinando nel tempo la scelta di un legame stabile. Anche per questo motivo, il vescovo chiede attraverso la Nota pastorale che «ciascuna comunità parrocchiale attivi un’equipe formata da una o due coppie di sposi, a seconda delle necessità e delle risorse a disposizione, che si prenda a cuore le coppie che chiedono di celebrare le nozze cristiane, accompagnandole assieme al parroco a vivere questo passaggio in profonda relazione con la propria comunità».
Pur consapevoli che la vita pastorale ha tante sfide e tanti fronti di impegno, crediamo che questa Nota vada considerata con attenzione da tutti i consigli pastorali e dalle équipe che accompagnano le coppie verso il matrimonio, per poi essere tradotta nel proprio territorio, nel desiderio che comunità e coppie camminino insieme verso l’amore coniugale.
don Silvano Trincanato,
direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia