Musica tra i banchi: una ricerca mette in evidenza le potenzialità dei bambini
Iniziare fin da piccoli a comporre musica si può: lo dimostra una ricerca portata avanti dal professor Emanuele Pappalardo, promossa dal conservatorio "Ottorino Respighi" e dall'istituto comprensivo "Giuseppe Giuliano" di Latina e descritta all'interno del libro "Composizione, analisi musicale e tecnologia nella scuola primaria". L'aspetto più innovativo di questa ricerca consiste nel non essersi fermati alla sola produzione: i bambini hanno dimostrato delle sorprendenti capacità riflessive e analitiche
Iniziare fin da piccoli a comporre musica si può: questo è il risultato della ricerca portata avanti dal professore Emanuele Pappalardo, promossa dal conservatorio "Ottorino Respighi" e dall'istituto comprensivo "Giuseppe Giuliano" di Latina e descritta all'interno del libro "Composizione, analisi musicale e tecnologia nella scuola primaria".
Emanuele Pappalardo ha studiato composizione, musica corale e direzione di coro, musica elettronica e chitarra presso il conservatorio "A. Casella" de L'Aquila. All'attività di compositore affianca interessi musicologici con particolare attenzione per la produzione vocale tardo rinascimentale.
Questa ricerca ha come protagonisti alcuni bambini, di una classe di quinta elementare, dotati di un computer o mezzi digitali, mediante i quali hanno avuto la possibilità di iniziare a comporre musica grazie a dei strumenti campionati. «I brani, inizialmente, erano semplici esplorazioni sonore. Con il passare del tempo gli studenti hanno acquisito sempre più familiarità con i dispositivi e i brani composti, in totale autonomia, si sono rivelati sempre più complessi ed interessanti - spiega Emanuele Pappalardo - l'aspetto più innovativo di questa ricerca consiste nel non essersi fermati alla sola produzione: i bambini hanno dimostrato delle sorprendenti capacità riflessive e analitiche».
Il testo di Pappalardo riprende ogni fase della ricerca e può essere fonte di idee e buone prassi per insegnanti, educatori e genitori. A supervisionare la ricerca in questione, uno dei più grandi esperti di musica a livello internazionale e direttore del programma di ricerche in scienze della musica dell'Institut National de l'Audiovisuel di Parigi, François Delalande che ha elaborato i dati prodotti dalla ricerca, assieme a Luca Marrucci, compositore e ricercatore italiano.