L'Edu Festival dell'Azione Cattolica di Padova e di Vicenza. Bello essere educatori
L’Edu Festival, promosso dalle Ac di Padova e di Vicenza, ha coinvolto il 12 maggio a Cittadella 1.100 partecipanti, 130 volontari, 75 relatori tra laboratori e speech
Domenica 12 maggio si è svolto l’Edu Festival a Cittadella, un evento organizzato dall’Azione cattolica di Padova e di Vicenza e dedicato a chi si occupa di formazione a vario titolo: educatori di ragazzi, giovani e adulti, insegnanti, allenatori sportivi. 1.100 iscritti, più di 130 volontari tra organizzazione dell’evento e servizio d’ordine e 75 relatori che hanno tenuto circa 40 momenti formativi tra speech frontali e laboratori interattivi. I partecipanti all’Edu Festival hanno riempito di entusiasmo le strade di Cittadella, a partire dall’anfiteatro di Campo della Marta, passando per la Torre di Malta, Villa Rina, il convento di San Francesco e tanti altri luoghi simbolo della città murata che hanno ospitato le varie proposte. Un’intera giornata densa di appuntamenti con l’obiettivo di suscitare, timolare e arricchire una riflessione sulle figure educanti, in una prospettiva di servizio e di responsabilità di fronte a una chiamata: quella a “essere” educatori e non a “fare” gli educatori, perché educare è una questione di cuore. Quattro le tematiche principali sulle quali si sono basati gli interventi degli esperti coinvolti: ascolto e cura dell’interiorità (emozioni, riflessioni, fragilità, creatività, spiritualità e tutto ciò che costituisce la nostra sfera interiore sono risorse preziose da coltivare e utilizzare); arte della relazione (il dialogo e il confronto con l’altro, nella sua diversità, ci permettono di collaborare e di crescere insieme); le buone prassi della responsabilità (scelte consapevoli di partecipazione, di impegno e di inclusione orientano l’azione educativa nel mondo in cui viviamo); l’esperienza di Chiesa (una chiamata ci porta a vivere l’incontro con il Signore e a educare alla fede, nella vita quotidiana, in una comunità, insieme ad altri). Oltre alle proposte formative sono state pensate alcune esperienze da vivere in libertà: a colorare piazze e parchi del centro storico, giochi in legno, giochi da tavolo e giochi umani; musica a cura della band InO per allietare il picnic in pausa pranzo e un angolo spiritualità per ritagliarsi un momento più personale e introspettivo, di preghiera e di dialogo con Dio nel convento di San Francesco. Emanuele Perin, parrocchia di Vallonga, ha partecipato allo speech dedicato all’inclusività dei percorsi educativi e racconta che si è sentito sensibilizzato sull’importanza di «avere sempre un occhio di riguardo per chi viene messo in disparte, soprattutto quando facciamo fatica ad accorgercene». Gloria Battistella ha scelto di partecipare «per arricchire il suo bagaglio di competenze formative da mettere in gioco nell’educazione dei ragazzi in parrocchia» e racconta quanto l’abbia colpita l’ospitalità con la quale è stata accolta al suo arrivo all’Edu Festival. Don Alberto Sonda, collaboratore dell’ufficio di Pastorale dei giovani, ha apprezzato «il clima che si è respirato durante la giornata tra le tante persone che hanno scelto di dedicarsi del tempo di qualità, con l’augurio che questo possa aiutarli a sentire la presenza del Signore che lavora dentro di sé». Elvis Cina, di San Zeno di Arzignano, è all’inizio del suo percorso di animazione in parrocchia e ha partecipato all’evento con il desiderio di arricchire il suo bagaglio di conoscenze; non si aspettava una così alta partecipazione e sente che l’atmosfera di condivisione e passione che ha percepito possa essere per lui fonte di ispirazione nel migliorarsi sempre. La giornata si è conclusa con la messa presieduta da mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza. Ciascuno ha portato a casa l’ invito ad agire e a ricercare il bene, nella consapevolezza che lo Spirito Santo è all’opera, ovunque.
Grazie
«Grazie di cuore a quanti hanno reso possibile questa iniziativa – sottolinea il gruppo che ha organizzato l’appuntamento – il Comune di Cittadella, il vicariato di Cittadella e le strutture che ci hanno ospitato, mettendo a disposizione spazi, risorse e supporto logistico. E, inoltre, quanti hanno collaborato curando speech frontali, laboratori ed esperienze. Un grazie ai volontari e ai partecipanti che si sono messi in gioco con noi per poter svolgere bene il servizio educativo, a fianco di piccoli, ragazzi, giovani e adulti». Il grazie va anche ai soggetti che hanno scelto di sostenere L’Edu Festival: cooperative sociali, aziende del territorio e agenzie digital «che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento facendosi sostenitori e promotori dei suoi valori e obiettivi».