Coronavirus. L’attesa nella parrocchia di Vo’. La diocesi: “Per ora indicazioni ufficiali solo a Vo’”
Don Mario Gazzillo, parroco dell’Unità Pastorale di Vo’, segue la vicenda in un turbinìo di telefonate. Nel Comune colpito vietate tutte le manifestazioni pubbliche, messe comprese. Intanto la diocesi di Padova precisa: «Le autorità sanitarie preposte non hanno emanato ancora alcuna indicazione ufficiale, se non per la zona di Vo’».
Sono ore di attesa quelle di oggi a Vo’, all’indomani dei primi casi di Coronavirus in Veneto, nel Comune euganeo di Vo’. Dopo i primi due casi e la morte della prima vittima, il 78enne Adriano Trevisan, a Vo’ sono stati scoperti altri casi, tra cui la moglie la figlia dell’uomo, quest’ultima in passato sindaca del piccolo Comune.
Il parroco dell’Unità Pastorale di Vo’, don Mario Gazzillo, fa i conti con un paese in profonda tensione: «Questa mattina – racconta alla Difesa del Popolo – abbiamo ricevuto prima delle dieci l’ordinanza del Comune, che non fa altro che ribadire le prescrizioni comunicate ieri sera dalla Regione. Tutta la cittadinanza sarà sottoposta al test del tampone, mentre sono sospese tutte le manifestazioni pubbliche, messe comprese».
In paese circolano tante voci, ma l’ufficialità arriva solo dalle autorità preposte. Intanto, in paese, la vita sembra rallentare: «Passa ogni tanto qualche macchina, ma è solo gente che va a fare la spesa perché a casa non aveva nulla. Tutti gli altri non escono. Io personalmente ho passato tutto il giorno al telefono, in tanti mi chiamano da fuori per capire la situazione».
Chiusi in casa anche don Marco Galante e don Renzo Bagarolo, cappellani dell’ospedale di Schiavonia dove sono stati riscontrati i primi casi del virus: «Ci è stato chiesto di non muoverci finché non avremo eseguito il tampone. Fino a ieri abbiamo visitato i reparti».
Intanto, si fa sentire anche la Diocesi di Padova in queste ore di apprensione, invitando alla calma. «Riguardo all’emergenza Coronavirus, in questo momento le autorità sanitarie preposte non hanno emanato ancora alcuna indicazione ufficiale, se non per la zona di Vo’ – precisa la nota pubblicata sul sito della Diocesi – Si è in attesa che vengano date indicazioni a tutti i Sindaci. Pertanto la Diocesi non ha al momento nessuna indicazione da dare alle parrocchie, in attesa che si esprimano le suddette autorità. Appena le autorità forniranno indicazioni, la Diocesi le renderà note, declinandole per l’ambito delle parrocchie. Nel caso singoli Comuni adottino propri provvedimenti ufficiali, i parroci e i responsabili delle diverse realtà parrocchiali vi si atterranno rigorosamente».