Campagnola. Sostegno sociale parrocchiale. È un momento di difficoltà per tutti, ma la disponibilità ad aiutare c'è
Per la parrocchia di Campagnola aderire al progetto del Sostegno sociale è stato quasi normale, una continuazione dell’iniziativa “Nuova adozione a vicinanza” avviata tre anni fa, quando la comunità ha sperimentato l’esperienza dei Corridoi umanitari ospitando una famiglia siriana. Due le iniziative in cantiere: la consegna, prima di Natale, di grandi scatole della spesa con diversi generi di prima necessità e alimenti e una raccolta di offerte il giorno di Natale.
Per la parrocchia di Campagnola aderire al Sostegno sociale è stato quasi normale, una continuazione dell’iniziativa “Nuova adozione a vicinanza” avviata tre anni fa ,quando la comunità ha sperimentato l’esperienza dei Corridoi umanitari insieme alla Comunità di Sant’Egidio, ospitando una famiglia siriana. «Da allora ci si è presi cura in primis della famiglia appena giunta e, in maniera più organizzata, anche delle persone bisognose del nostro territorio – spiega don Luca Gallocchio, il parroco – Quindi per la nuova proposta c’è stata una risposta spontanea e naturale che manifesta una generosità nelle famiglie già esistente. La comunità ha un senso di carità forte che, nonostante il periodo difficile, non ha mai perso. Siamo comunque consapevoli che il vero bisogno arriverà più avanti».
Due le prime iniziative in cantiere per il sostegno sociale: la consegna, prima di Natale, di una ventina di grandi scatole della spesa con diversi generi di prima necessità e alimenti e una raccolta di offerte. La prima proposta è in collaborazione con Insieme sorridiamo, associazione di Piove di Sacco, nata con intento missionario per aiutare alcuni villaggi in Costa d’Avorio e che, in questo tempo di pandemia si è attivata anche per aiutare le famiglie della parrocchia. La seconda invece verrà fatta il giorno di Natale e poi si ripeterà ogni due mesi. Le offerte diventeranno un aiuto concreto per contribuire nel pagamento delle bollette, per la scuola, acquistare pellet o legna, medicine, abbigliamento per bambini, buoni della spesa. «Puntiamo su una comunità che è rete di famiglie – conclude il parroco – che si prende cura dei vicini cercando di individuare anche le situazioni più nascoste che, per dignità delle singole persone, non emergono. Partiamo in un momento di fragilità per tutti, ma possiamo contare su persone preparate a aiutare e dare riposta a chi ha bisogno».