Arcella. Da alcune settimana ha preso il via il doposcuola. Si cercano volontari
Nella parrocchia dell’Arcella, la Caritas in collaborazione con la scuola primaria Rosmini, ha cominciato giovedì 17 febbraio il progetto di un doposcuola multiculturale i cui destinatari sono i bambini che hanno difficoltà ad apprendere la lingua italiana.
Grazie a fra Franco Odorizzi (parroco) e fra Francesco Filippi (direttore del centro parrocchiale) e ad Anna Erbì e Paolo Gava, i due volontari che offrono tempo ed energie a questo progetto, i bambini subito dopo scuola vengono accolti e guidati all’italiano, attraverso il gioco. «In questa zona di Padova c’è molta richiesta del tipo di servizio che offriamo e quindi anche di volontari – spiega Anna Erbì – perché soprattutto in questi ultimi anni si è esteso il bisogno e oggi la parrocchia è diventata un importante punto di riferimento per molti e luogo di inclusione sociale». Un giorno a settimana (che spesso varia a seconda delle esigenze), per circa un’ora e mezza, si ritrovano a oggi sette bambine – un numero chiaramente ristretto per il periodo Covid – che per mezzo dei volontari e attraverso giochi, colori e musica testimonia come imparare l’italiano possa essere anche divertente. «I giochi che proponiamo sono semi-strutturati proprio per apprendere la lingua e la cultura italiana. Sollecitano alla scrittura e guidano attraverso l’uso di semplici immagini». Il tutto si svolge in una sala del centro parrocchiale e una parte delle attività, quando il clima lo permette, spesso viene svolta anche all’esterno. Il progetto dell’Arcella è sicuramente un buon esempio, che racconta come l’amore si possa incarnare nel servizio al prossimo. Ecco che la scuola, i genitori, ma anche i bambini stessi hanno chiesto di aumentare i posti disponibili, ma per poter soddisfare questa richiesta è senz’altro necessario un numero maggiore di volontari.