Aborto: Gambino (Scienza & Vita), “non si potrà mai imporre ad un sanitario l’obbligo di partecipare alla soppressione di un essere umano”
“Si tratta di una Risoluzione scritta con molta superficialità con un intento evidentemente soprattutto politico, in quanto sul diverso piano dei diritti fondamentali non si potrà mai imporre ad un sanitario l’obbligo di partecipare alla soppressione di un essere umano contro la sua volontà”.
A ribadirlo al Sir è Alberto Gambino, professore ordinario di diritto privato all’Università Europea di Roma e presidente di Scienza & Vita, commentando la risoluzione del Parlamento Europeo nella quale si ricordava alla Corte Suprema degli Stati Uniti “l’importanza di sostenere la storica decisione Roe v. Wade (1973) che protegge il diritto all’aborto nella Costituzione degli Stati Uniti”.
“Il diritto alla vita e la scelta abortiva – prosegue il giurista – non sono beni giuridici omogenei, tanto ciò è vero che le legislazioni che permettono l’aborto lo limitano a casi circostanziati tenendo presente il grado di sviluppo del feto e la lesione alla salute della donna. In senso giuridico non esiste un diritto assoluto all’interruzione della gravidanza ma la non punibilità di un reato perpetrato in talune circostanze. Dunque – conclude – trattandosi di un ‘disvalore’, pur in alcuni casi consentito, non potranno certamente coartarsi le coscienze dei sanitari contrari a tale pratica”.
Alberto Gambino