"Abbiamo a cuore le famiglie". Le proposte della Pastorale della famiglia e le sfide dei tempi
Al via le proposte dell'ufficio diocesano: «Ci sentiamo provocati dal periodo che stiamo vivendo e dalle richieste delle comunità parrocchiali».
Sono “fili di porpora” le relazioni presenti in ogni famiglia e nella comunità cristiana. “Fili di porpora”, riprendendo le parole del libro del Siracide, legami che impreziosiscono la tela della Chiesa. Intrecci che devono essere valorizzati e sostenuti: questo l’intento delle diverse proposte dell’ufficio diocesano di Pastorale della famiglia che, per questo nuovo anno, segnato dalle fatiche del lockdown che hanno fatto emergere fragilità e vulnerabilità di tutti, ha deciso di calibrare più attentamente le iniziative annuali, avendo a cuore le famiglie di questo tempo, quelle più giovani e quelle più mature.
«La proposta dell’Ufficio famiglia – precisa don Silvano Trincanato, il direttore – tiene conto delle diverse esigenze delle famiglie. Ci sentiamo provocati dal periodo che stiamo vivendo e dalle richieste delle comunità parrocchiali. Cosa può essere più opportuno per accompagnare le famiglie?». Anzitutto l’attenzione è rivolta a quelle situazioni che le parrocchie, da sole, non riescono ancora ad accogliere con percorsi di accompagnamento propri: i legami spezzati, le famiglie ferite, a causa di una separazione o divorzio (primo appuntamento il 18 ottobre a Casa Madonnina di Fiesso d’Artico dalle 15.30 alle 18.30). Poi le persone vedove (da gennaio 2021) e le famiglie affidatarie o adottive (primo incontro a Casa Sant’Andrea a Rubano il 17 ottobre dalle 16.30 alle 19.30 sul tema "La famiglia merita fiducia. Passi nuovi dopo il Covid-19").
Non manca poi uno sguardo alla formazione delle famiglie: in questo caso non incontri in presenza ma tre webinar per dialogare su alcuni aspetti particolarmente significativi nel nostro tempo alla luce dell’Amoris Laetitia (primo appuntamento il 30 ottobre con la biblista Rosanna Virgili, alle 20.45 su "Custodire la presenza del Signore nella famiglia reale e concreta"). «Tre webinar molto agili – spiega il direttore – con un breve contributo e poi famiglie che portano la loro esperienza. Una modalità nuova e leggera che può dare vitalità e spunti inattesi e proseguire poi in una riflessione fra famiglie».
L’attenzione è rivolta anche al percorso in preparazione al matrimonio e alle giovani coppie. «È necessario sostenere gli inizi della vita familiare, perché avvertiamo una richiesta di maggiore accompagnamento nelle giovani coppie che ci raccontano la fatica che fanno anche nel quotidiano e i momenti di crisi che sperimentano. Nelle parrocchie oggi si fa qualcosa con la catechesi battesimale, ma le persone hanno bisogno di trovare una sosta spirituale di incontro e fraternità per vivere prima la propria esperienza e poi anche la vita comunitaria. La comunità deve farsi presente, capire come stare loro vicino per far fiorire la relazione di coppia. Le famiglie sentono l’esigenza di una comunità che accoglie e sostiene». Per informazioni: www.ufficiofamiglia.diocesipadova.it