Scuola, Legambiente: mettere la sostenibilità al primo posto
Priorità alla sicurezza degli edifici e a potenziare i collegamenti ciclabili e pedonali.Appello al presidente Giuseppe Conte e alla ministra Lucia Azzolina, a meno di una settimana dal rientro degli studenti nelle classi
Mettere al primo posto il tema della sostenibilita' ambientale anche nelle scuole. È questo l'appello lanciato da Legambiente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, a meno di una settimana dal rientro degli studenti nelle classi.
I nodi da affrontare per delle scuole piu' green, sicure e inclusive sono, per l'associazione, prevalentemente 4: il cantiere dell'edilizia scolastica, gli spazi da riqualificare, i servizi come il tempo pieno e le mense da potenziare incentivando la mobilita' sostenibile con collegamenti ciclabili e pedonali ed infine il tema dell'efficientamento energetico sul quale, secondo la onlus, bisogna indirizzare una parte dei fondi del Recovery Fund.
Legambiente illustra poi alcuni dei dati relativi al 2019 raccolti dall'Osservatorio Ecosistema Scuola sulla base di un'indagine effettuata su 5.600 edifici scolastici dei capoluoghi di provincia.
Il 29,1% delle strutture necessita una manutenzione urgente mentre il 58,6% non ha ancora l'agibilita' necessaria. Il 9,8% degli edifici sono in area sismica 1. Di questi, solo il 20,2% e' stato progettato o successivamente adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica. Il 35,8% delle strutture analizzate si trova in area sismica 2 con il 10,6% di esse progettate dopo la normativa tecnica vigente.
Negli ultimi 5 anni si e' intervenuti sul 51,8% delle scuole con interventi riguardanti l'impiantistica, la prevenzione incendi, l'ambito igienico-sanitario, i solai e le barriere architettoniche.
Sul fronte dell'efficientamento energetico il 6,4% degli edifici sono in classe energetica A mentre il 34,5% in quella C.
Solo sul 16,3% delle strutture sono state realizzate negli ultimi 5 anni interventi di efficientemento energetico riguardanti infissi, isolamento, caldaie e impianti di energia rinnovabile. Ritardi anche sul fronte dei servizi e della mobilita': nel 13,9% delle scuole e' previsto il servizio pre/post scuola e le piste ciclabili nelle aree antistanti sono presenti solo nel 18,4% degli edifici presi in esame.
Legambiente interviene anche sull'utilizzo della mascherina chirurgica monouso per gli studenti, definendola "una scelta senza senso", in quanto occorre "fornire agli studenti le mascherine riutilizzabili certificate, invogliandoli a utilizzare le lavabili per ridurre il quantitativo di usa e getta che circola nel Paese".
"La dovuta prevenzione che impone l'emergenza sanitaria sia uno stimolo per concepire una scuola diversa, di prossimita' e di piccoli gruppi in presenza senza togliere la dimensione comunitaria che anche la didattica a distanza puo' contribuire ad accrescere se gestita in maniera attiva da parte degli studenti", dichiara Vanessa Pallucchi, vicepresidente di Legambiente.
L'associazione sottolinea inoltre come, stando sempre alle rilevazioni dell'Osservatorio Ecosistema Scuola, meno della meta' degli edifici scolastici dispone di strutture per lo sport e solo il 30% ha degli impianti aperti al pubblico in orario extrascolastico. Il 63,9% delle scuole invece, possiede giardini o aree verdi fruibili.
Legambiente chiede la massima attenzione in termini di sostenibilita' anche sulla questione delle mense e lunch box, dove si rischia di aumentare l'utilizzo di prodotti usa e getta generando di conseguenza rifiuti di plastica. Sul tema della mobilita' infine, l'associazione specifica che il 65% degli edifici e' raggiungibile con lo scuolabus, il 519% dai trasporti pubblici urbani e il 42,1% da da quelli interurbani. (DIRE)