La città del futuro? Ispirata agli alberi. Un'urbanistica che combatte il consumo di suolo
Consumo di suolo, cambiamenti climatici e pandemia: un mix micidiale che deve essere sciolto. Ma in che modo affrontare i problemi di una città che subisce l’impatto violento di una crisi ambientale di dimensioni sempre maggiori? Affidandosi alla natura, studiando e utilizzando le leggi che la regolano perché «le città non devono essere in contrapposizione con la natura, ma devono essere degli organismi viventi».
Piogge abbondanti e forti venti. Città bollenti e montagne in preda alla tempesta. E ora Covid-19, giunto a soverchiare il nostro sistema di vita. Fenomeni diversi e tuttavia sintomi della stessa crisi, quella ambientale. Come uscirne? La risposta viene dalla neurobiologia vegetale. L'intuizione di Alessandro Melis e Stefano Caputo appare tanto più importante In Italia, dove il cemento sigilla il suolo al ritmo di due metri quadrati al secondo, e in Veneto, la regione che ne sigilla di più: 785 ettari nel 2019 (+ 0,36 per...