Elezioni regionali. Patrizia Bartelle, Lista “Veneto Ecologia Solidarietà”
Patrizia Bartelle. Nata a Cavarzere nel 1961, ha conseguito il diploma di media superiore (tecnico apistico). Si candida «per restituire la speranza di un futuro migliore» donando il suo tempo e impegno alla società civile: «Mi candido perché vorrei vi fosse maggiore attenzione al sociale e una maggiore tutela della fasce più deboli della nostra società e all’ambiente».
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Qual è la principale novità/discontinuità che introdurrebbe nel Governo del Veneto rispetto alla gestione di questi ultimi dieci anni?
«Un criterio di governo basato su obiettivi misurabili e trasparenti, alieno da conflitti di interesse, da lobbies e dall’occupazione dei ruoli di potere basato sulla fedeltà di partito. Servono criteri essenziali per valutare l’efficacia delle azioni e giudizi obiettivi. Basta con la propaganda non risolutiva del declino sociale, demografico, economico, ambientale».
Autonomia del Veneto: quale obiettivo è realistico perseguire?
«L’autonomia per noi è solidale e federalista, non competitiva con altre Regioni. Il Veneto già opera in autonomia per l’eccellenza dell’alta formazione universitaria, dell’innovazione tecnologica applicata e della qualità ambientale dei territori, senza modifiche istituzionali. Il Veneto deve smettere di operare male: vedasi la delega del sistema delle interconnessioni territoriali ad Anas e Trenitalia. Basta Regioni a statuto speciale ma attuare un progetto di macroregione del Nordest con Friuli e Trentino, con una visione di lungo periodo».
Grandi infrastrutture: ce n’è una, in particolare, che da presidente della Regione ritiene essenziale realizzare?
«Modernizzazione delle centrali di potabilizzazione e depurazione, manutenzione delle reti di adduzione acquedottistiche: un’opera di prevenzione sanitaria e di qualificazione ambientale imprescindibile».