Ora et studium: è possibile!
Studiare sì, ma... Per una vita sana è necessario continuare ad alimentarsi di ciò che nutre
Tra le specie che frequentano le fertili pianure delle nostre parrocchie, ce n’è una singolare di giovani esemplari che tra gennaio e febbraio hanno l’abitudine di migrare… e in genere capita che non si riescano a osservare fino a fine mese. Pare che il fenomeno che determina tale comportamento si chiami “sessione d’esame”. Un fenomeno diffuso alle nostre latitudini, che colpisce una rilevante percentuale della popolazione di età compresa tra i 19 e i 24 anni.
Tali giovani migratori si trasferiscono mentalmente e fisicamente in luoghi adatti ad uno “studio matto e disperatissimo”. Si dotano di affilate forbici per tagliuzzare le attività in agenda e in non pochi casi riducono drasticamente tutti gli impegni e le occasioni di vita parrocchiale: «Eh, ma c’è la sessione!». Vero, ma sono e rimangono scelte. Le situazioni più estreme arrivano a diluire al minimo anche le occasioni di relazione (amici, ragazzo/a, svago…).
Sagge e sofferente decisioni, esercizi di stacanovismo, encomiabile determinazione. Ma mi permetto di insinuare un dubbio. So bene che ci sono periodi in cui bisogna darci dentro a più non posso e che nelle settimane di sessione è necessario fare attenzione all’agenda per non lasciarsi sottrarre il tempo da cose non prioritarie. Ma, come per la dieta è necessario dare al proprio corpo tutti i nutrienti utili all’organismo (magari con un occhio alle dosi!), così anche per una vita sana, florida, robusta è necessario continuare ad alimentarsi di ciò che ti nutre.
E la vitamina della spiritualità non può mancare! Molti giovani migratori decidono di non assumerla per lunghi periodi, pensando che nulla cambi. Dall’esterno in effetti sembra proprio così. In realtà, la sua assenza ha effetti complessi sull’organismo e la sua carenza può manifestarsi con sintomatologie molto diverse.
Ecco allora il mio invito, caro giovane che hai stabilito di migrare in aula studio e di ridurre o sospendere la tua vita di comunità e l’assunzione della vitamina della spiritualità: tieni traccia delle tue decisioni, scrivile, motivale. Scegli con consapevolezza.
E poi cerca un’occasione per riguardare queste tue scelte, possibilmente con qualcuno che può aiutarti a ragionarci sopra. Immagino qualcuno che possa regalarti un scambio anche in chiave spirituale. Sono certo che possa essere un’occasione preziosa. Potrebbe aiutarti ad approfondire le motivazioni del tuo studio, a capire meglio come vivi l’ansia e il fallimento, a concentrarti sul tuo percorso affrancandoti dal confronto con gli altri (i compagni di corso), a imparare a stare con te stesso nel “deserto” della tua scrivania, a capire come vivere la fede nel turbinio della sessione…
Proprio in quest’ottica abbiamo pensato come ufficio diocesano di Pastorale giovanile, in collaborazione con Villa Immacolata, di proporre il prossimo giugno (dal 7 al 13) una settimana per studenti in piena sessione d’esami: l'abbiamo intitolata “Ora et studium”. Accanto a tempi blindati di silenzio per lo studio ci saranno dei brevi momenti di preghiera e di approfondimento sulla spiritualità dello studente. Tenete d'occhio il sito villaimmacolata.net