Cucine economiche popolari. Il bilancio delle relazioni umane
Le Cucine economiche popolari e la Fondazione Nervo Pasini presentano, giovedì 17 alle 9.30 in Camera di Commercio a Padova, il bilancio sociale 2023: un anno di relazioni, di cura e di accoglienza. Un anno di attività e di tutto quel mondo che ogni giorno ruota intorno alle Cep e le rende un laboratorio instancabile di umanità. Tutte cose il cui valore aggiunto è incalcolabile
C’’è un anno di relazioni, di cura e di accoglienza nel bilancio sociale 2023 delle Cucine economiche popolari e della Fondazione Nervo Pasini, che dal 2019 le gestisce. Un anno di pasti distribuiti, visite mediche garantite, vestiti puliti, con i suoi volontari, i dipendenti, con le suore elisabettine e con tutto quel mondo che ogni giorno ruota intorno alle Cep e le rende un laboratorio instancabile di umanità. Tutte cose il cui valore aggiunto è incalcolabile, anche se si stima che quello restituito alla società attraverso l’erogazione dei servizi ammonti a 1.574.070 euro. È la cifra che risulta sommando il valore dei servizi erogati in base ai prezzi di mercato: mensa, prestazioni sanitarie, farmaci, doccia e igiene personale, lavaggio vestiti, cambio d’abito, coperte, fermo posta, ricarica cellulare e segretariato sociale. Ovviamente non si tratta dei costi realmente sostenuti, che vengono abbattuti grazie alle offerte, alle donazioni e al servizio gratuito dei volontari. Se la Fondazione li retribuisse, dovrebbe affrontare in un anno la spesa di 317.200 euro. Ma lo scopo del bilancio sociale è più ampio. Il documento, ricco come la realtà che descrive, viene presentato giovedì 17 ottobre nella sala convegni della Camera di Commercio. Le ragioni che hanno spinto le Cucine a dotarsi di questo strumento (che comunque il nuovo codice del terzo settore rende obbligatorio) e il metodo che è stato usato per compilarlo sono illustrate dal professor Giacomo Boesso, presidente del Corso di laurea in Accounting, finance and business consulting dell’Università di Padova. Nell’ampia rete di relazioni che le Cucine economiche popolari hanno tessuto in questi anni, il bilancio sociale rappresenta uno strumento di conoscenza e di dialogo, un modo per presentarsi alla realtà che le circonda, definendo la propria vision e la propria mission in campo sociale, ambientale ed economico, perché, come scrive don Luca Facco nella lettera agli stakeholders, «Gli ospiti e le Cucine popolari di Padova hanno bisogno di tutti» e «tutti in qualsiasi modo possono contribuire per aiutare e sostenere le Cucine e gli ospiti», in una prospettiva di reciprocità: «Le cucine sono un’esperienza e un laboratorio dove poter concretamente formarci alle relazioni e dove le relazioni ci formano». Questo concetto introduce alle due anime delle Cep, i servizi alla persona e quelli educativi, che negli ultimi anni hanno avuto uno sviluppo importante, approfondito nella presentazione da Luca Marabese, operatore delle Cucine e supervisore del bilancio sociale. Se i servizi alla persona sono sempre più ampi e articolati, altrettanto lo sono quelli educativi. Si va dal Pcto, rivolto agli studenti delle superiori, al volontariato formativo d’impresa (che approfondiremo qui sotto, ndr), dalle attività riparative, come i servizi di pubblica utilità o le pene alternative alla detenzione, al reddito di inclusione attiva, dai progetti utili alla collettività per persone beneficiarie dell’assegno di inclusione ai tirocini di inclusione sociale a favore di soggetti con fragilità socio-sanitaria. Fanno parte dei servizi educativi anche i tirocini universitari, ai quali nel 2023 hanno partecipato dodici studenti di cinque facoltà differenti, gli incontri con i ragazzi delle superiori per sensibilizzarli al tema della povertà e della marginalità, i laboratori rivolti ai bambini di terza, quarta e quinta elementare sulla cultura dello scarto, in un’ottica sia ambientale che sociale, le visite guidate alle Cucine e una forma di “catechesi esperienziale”, in collaborazione con l’Ufficio catechesi della Diocesi, indirizzata ai ragazzi dell’iniziazione cristiana. Il bilancio sociale confronta obiettivi e risultati di tutto questo. Le finalità dei servizi educativi sono far conoscere le Cucine e sconfiggere i pregiudizi: nel 2023 oltre 1.200 persone hanno conosciuto la realtà di via Tommaseo e ne hanno tratto, nella stragrande maggioranza, un’opinione positiva. Per quanto riguarda i servizi alla persona, l’impegno quotidiano per un futuro sostenibile, contro lo spreco e la povertà, si inquadra negli obiettivi dell’Agenda 2030. E, visto che i dati sull’erogazione dei servizi sono tutti in crescita, si può dire che le Cucine abbiano fatto, decisamente, la loro parte.