Elezioni del 4 marzo: le dieci cose da sapere
Dieci domande e risposte in vista dell'appuntamento del 4 marzo che vedrà gli elettori italiani chiamati al voto per eleggere i nuovi deputati e senatori della Camera e del Senato
Quando saranno aperti i seggi?
Si voterà nella sola giornata di domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23.
Quale documento d’identità è necessario per partecipare al voto?
La carta d’identità o un altro documento d’identificazione con fotografia rilasciato dalla pubblica amministrazione, anche se scaduto. Se provviste di fotografia, sono valide anche la tessere di riconoscimento rilasciate da un ordine professionale e dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (in quest’ultimo caso occorre la convalida di un Comando militare).
Se la tessera elettorale non ha più spazi liberi per la certificazione del voto, a chi bisogna rivolgersi?
Per tutto ciò che riguarda la tessera elettorale bisogna rivolgersi all’ufficio elettorale del comune di residenza. Tale ufficio sarà aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni prima del voto e il giorno stesso della consultazione dalle 7 alle 23, quindi per tutta la durata delle operazioni di voto.
Quante schede riceverà l’elettore?
Gli elettori con almeno 25 anni riceveranno due schede, identiche nel modello ma di coloro diverso: giallo per il Senato e rosa per la Camera. Gli elettori con meno di 25 anni riceveranno soltanto la scheda per la Camera. Gli elettori del Lazio e della Lombardia riceveranno anche la scheda per elezioni regionali.
Perché la schede avranno il “tagliando anti-frode”?
Per evitare che all’interno della cabina elettorale la scheda originale venga sostituita con un’altra scheda falsificata.
L’elettore dovrà semplicemente restituire la scheda su cui ha espresso il voto, debitamente piegata, al presidente del seggio.
Saranno gli operatori del seggio a staccare il tagliando, che sarà conservato, e a verificare che il suo codice progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna della scheda all’elettore. Dopo questo controllo il presidente del seggio inserirà la scheda nell’urna.
Come si presenta la scheda elettorale?
Sulla scheda compaiono i nomi dei candidati nel collegio uninominale e subito sotto il simbolo o i simboli dei partiti ad essi collegati. A fianco di ciascun simbolo è riportata una mini-lista con i candidati che corrono per i seggi assegnati con il metodo proporzionale. Simbolo e lista sono contenuti in un riquadro. Così, sotto il riquadro del candidato uninominale, gli elettori troveranno tanti riquadri quanti sono i partiti che sostengono quel candidato.
Come si esprime materialmente il voto?
a) L’elettore può tracciare un segno sul riquadro del partito scelto. Il voto così espresso vale per quella lista e automaticamente anche per il candidato nel collegio uninominale ad essa collegato.
b) In alternativa l’elettore può segnare il riquadro del candidato uninominale e il suo voto vale automaticamente anche per la lista collegata. Nel caso ci siano più liste collegate, il voto viene ripartito tra di esse in proporzione dei voti ottenuti da ciascuna lista in quel collegio.
c) Il voto è valido anche se l’elettore appone due segni sulla scheda, indicando sia il candidato uninominale che una delle liste che lo sostengono.
È possibile votare un candidato uninominale e allo stesso tempo una lista che ne sostiene un altro?
No. La legge in vigore non ammette il cosiddetto “voto disgiunto”.
È possibile esprimere la preferenza per uno dei candidati presenti nelle liste a fianco dei simboli dei partiti?
No. Gli eventuali seggi conquistati saranno assegnati nell’ordine in cui i nomi compaiono nella lista.
Quando inizierà lo scrutinio delle schede?
Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, previo accertamento del numero dei votanti. Saranno scrutinate prime le schede del Senato e successivamente quelle della Camera. Per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio lo spoglio sarà effettuato dalle 14 del 5 marzo, una volta ultimate le operazioni per i due rami del Parlamento.