Fatti

Sono oltre 338.000, secondo l'Onu, gli sfollati a Gaza a causa dei bombardamenti israeliani. Una vera e propria emergenza umanitaria che vede la piccola comunità cristiana, poco più di 1.000 fedeli su 2,3 milioni di abitanti musulmani, aprire le porte delle loro strutture agli sfollati. A raccontarlo al Sir è suor Nabila Saleh, preside della scuola più grande della Striscia e il parroco latino, padre Romanelli.

Nei confronti della Striscia l'esercito di Israele sta applicando una politica di "assedio totale". Confermata nella giornata di ieri anche la chiusura di Rafah, l'unico valico che collega la Striscia con il Sinai e l'Egitto e non dunque con il territorio controllato da Tel Aviv

La testimonianza di padre Benedetto Di Bitonto, sacerdote responsabile della comunità dei cattolici di lingua ebraica a Gerusalemme: "Nove ore e mezza in fila, preti, ultraortodossi, soldati, laici, persone comuni, per donare il sangue, tra allarmi aerei, solidarietà e unità di intenti. Ecco come dovrebbe essere sempre la realtà, questo è il potenziale d’Israele"