Una nuova scuola materna a Casalserugo: la nuova casa dei bambini
Taglio del nastro per la nuova scuola dell'infanzia di Casalserugo, frutto della sinergia tra parrocchia, Comune e l'istituzione padovana Spes. Nonostante la perdita della titolarità, la parrocchia non è del tutto esclusa dal percorso educativo. «In un momento difficile per gli asili parrocchiali, la collaborazione con gli enti pubblici è una delle strade percorribili» - afferma il parroco don Federico Fortin.
Casalserugo ha una nuova scuola dell’infanzia, frutto della comunione di intenti tra la parrocchia e il Comune che hanno messo a disposizione i terreni su cui sorge la struttura, costruita e gestita da Spes, l’istituzione padovana specializzata nei servizi all’infanzia e alla persona. Il nuovo asilo Santa Maria, dove sono iscritti 56 bambini, viene inaugurato domenica 22 alle 11.15: al taglio del nastro assistono il parroco don Federico Fortin, il sindaco Matteo Cecchinato e il presidente di Spes Matteo Segafredo. Anche il vescovo Claudio porta il suo saluto, celebrando la messa delle 10.30.
Lo spazioso edificio che oggi si affaccia sulla piazza del paese è il lieto fine di una storia piuttosto travagliata, iniziata nel 2003 con la stipula di una convenzione tra la parrocchia e il Comune. In base all’accordo la prima avrebbe costruito una nuova scuola materna visto che l’edificio in uso all’epoca era ormai inadeguato; il secondo, invece, avrebbe messo a disposizione l’area in cui realizzare l’edificio.
L’asilo all’inizio era inserito in un ambizioso progetto parrocchiale da 9 milioni di euro che comprendeva anche la costruzione di un nuovo patronato. Ma le cose non sono andate come previsto e così, complice anche la crisi economica del 2008, il progetto si è incagliato rischiando di far scattare le clausole di salvaguardia previste dalla convenzione. Nel caso in cui la costruzione della nuova scuola fosse andata a monte, la parrocchia avrebbe dovuto sborsare 1,5 milioni di euro. Per aggirare l’ostacolo parrocchia e Comune, nel 2013, si sono seduti di nuovo attorno a un tavolo. Dal confronto è nato un nuovo progetto in cui è stato coinvolto un terzo soggetto, la Spes. Parrocchia e Comune hanno messo a disposizione i terreni in cui è sorto lo stabile, mentre l’istituzione padovana si è fatta carico della costruzione e della gestione dell'asilo paritario.
La scuola, quindi, non è più parrocchiale, ma questo non significa che sarà esclusa dal percorso educativo. L’accordo tra Spes e parrocchia prevede infatti incontri tra i bambini e il parroco durante l’anno scolastico. Inoltre ai genitori viene garantita la possibilità di organizzare attività di integrazione scuola-comunità e se ci sono famiglie in difficoltà nel pagare le rette la parrocchia può intervenire. «In un momento difficile per gli asili parrocchiali, la collaborazione con gli enti pubblici è una delle strade percorribili», afferma il parroco don Federico Fortin. «Casalserugo sta cambiando volto attraverso la riqualificazione di tutto il centro – aggiunge il sindaco Matteo Cecchinato – il fatto che il nuovo asilo sia in piazza ha anche un significato simbolico: vogliamo investire sui bambini e sulla loro educazione».